In molti nel corso di queste ore stanno provando a dare una spiegazione logica a ciò che ha portato la Ferrari a decidere di montare la Hard sulla vettura di Charles Leclerc nel corso del 39° giro del GP d’Ungheria (lo abbiamo fatto anche noi nella nostra analisi delle strategie, leggi qui).
Le condizioni meteo non hanno influito sul ritmo
Tra tutti certamente più importante, il commento rilasciato dal monegasco, a cui è stato chiesto se la mancata vittoria sia un risultato scaturito non solo dal fatto di aver scelto di utilizzare la mescola dura, ma anche dalle condizioni della pista più fresche come riferito da Carlos Sainz (qui le sue considerazioni): “Non credo. Il ritmo nel corso dei primi due stint era davvero buono con la gomma Media. Era forte. Lo abbiamo perso tutto montando le Hard”.
Il conto del tempo perso
E qui inizia il conto dei tantissimi secondi persi a causa dell’errore commesso dal muretto Ferrari: “Abbiamo fatto una sosta più degli altri e questo ci ha fatto perdere 20 secondi a cui va aggiunto un secondo al giro per lo stint condotto su quella gomma (15 tornate, ndr). Un’enormità”.
L' incredulità di Charles
Leclerc ha sempre sostenuto con il team di prolungare la seconda parte di gara sulla mescola Media e Charles ancora non riesce a capacitarsi della decisione presa: “Saremmo dovuti andare più lunghi. Il primo pit stop è avvenuto al momento giusto, ma il secondo non so perché abbiamo deciso di accorciarlo così tanto e montare la Hard”, ha detto secondo quanto riporta ‘GpFans.com’. Al momento del secondo pit, il monegasco aveva terminato i treni di Medie a sua disposizione, quindi la decisione era tra Soft e Hard. Per mettere la Soft avrebbe dovuto allungare, cosa possibile dal momento che il ritmo era ancora molto buono.
La Ferrari ha ceduto alla pressione
L’unica spiegazione che Leclerc riesce a darsi è sostanzialmente questa: la Ferrari ha ceduto alla pressione di Verstappen. Max scattato su gomme Soft, nel corso del 38 giro è andato ai box per montare la Media che gli avrebbe consentito di spingere fino al traguardo. Il team italiano, visto il grande ritmo di Max, che prima della sosta si trovava in quarta posizione, ha pensato di proteggere la posizione incappando nell’errore.
“Sono abbastanza certo che Max volesse metterci sotto pressione e credo che non avremmo dovuto reagire”, ha chiosato Charles. “Quel che è venuto dopo è stato un effetto a valanga. Abbiamo perso molto più di quanto avremmo dovuto”.
GP Ungheria 2022 - Analisi strategie: Ferrari, riduttivo parlare solo di Hard. Leclerc deve imporsi
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Foto: Ferrari