È una delle novità del regolamento sportivo, quella riguardante i giovani piloti che i team, proprio a partire da questa stagione, avranno l'obbligo di schierare al volante delle proprie monoposto nel corso di almeno due sessioni di prove libere del campionato.
Chiaramente, l'obiettivo di questa nuova norma introdotta dalla FIA è quello di favorire la crescita e l'apprendimento nella massima seria di questi giovani piloti.
Giovani piloti che, come sempre più spesso accade in questi anni, pur mostrando ottime abilità nelle categorie propedeutiche (F2 e F3 in primis) non trovano un sedile in F1.
Indubbiamente quindi, il "goal" di questa novità è anche quello di fornire a questi piloti in rampa di lancio delle concrete chance di mostrare il proprio valore anche su un palcoscenico importante come quello del circus iridato.
Di fatto, queste promesse del volante vengono messe in condizione di farsi vedere sia dai team che li scelgono per disputare le sessioni di prove, sia dagli altri team che possono, ancor più di quanto avviene con le varie formule di avvicinamento alla F1, valutare le loro doti.
Alcuni top team, nel corso delle sessioni di prove libere degli eventi sinora disputati, hanno già osservato questa norma, affidando le loro vetture agli "young drivers".
Su tutti va ricordato il debutto di Nick De Vries sulla Mercedes durante il GP di Francia (o su Aston Martin a Monza), o la prima di Liam Lawson su Red Bull nel GP di Spagna.
Dunque, Red Bull e Mercedes hanno già schierato i loro giovani piloti mentre a mancare all'appello è la scuderia Ferrari.
Secondo voci raccolte dalla Francia, il Cavallino si appresterà a schierare il proprio giovane pilota in due sessioni di prove libere delle restanti gare della stagione 2022.
Il pilota designato, come era noto da tempo, sarà Robert Shwartzman: campione del mondo della Formula 3 nel 2019, indubbiamente uno tra i piloti che nelle scorse stagionai si è fatto maggiormente notare nelle categorie propedeutiche.
Shwartzman, 22 anni, russo che però, a causa delle sanzioni imposte alla Russia da molti paesi del mondo, e la conseguente espulsione dalle varie discipline degli sportivi russi, corre con licenza israeliana (che in realtà è il suo paese natale) e, da qualche stagione, fa parte della Ferrari Driver Academy.
Proprio con il Cavallino, il 22enne di Tel Aviv dovrebbe vivere tra poco più di un mese il suo debutto al volante di una monoposto di F1.
Secondo le notizie riportate dal sito francese Autohebdo, Robert sarà al volante della F1-75 nel corso delle FP1 del GP degli Stati Uniti al posto di uno dei due piloti titolari.
Una scelta obbligata da parte di Maranello che, come detto, ad oggi non ha ancora rispettato l’obbligo regolamentare di mettere in macchina, in almeno due sessioni di prove libere, dei giovani piloti.
Inoltre, secondo quanto riportato dalla testata francese, il pilota della FDA non guiderà la Rossa solamente nelle FP1 del GP degli Stati Uniti, ma avrà la F1-75 tra le mani anche durante un’altra sessione di prove libere entro fine anno. Ad oggi, però, il secondo tracciato su cui Shwartzman sarà vestito di rosso non è stato ancora reso noto, anche se alcune indiscrezioni parlano del GP del Giappone o del GP di Abu Dhabi.
Sessioni che, probabilmente, saranno fondamentali per l'ex campione di F3 per fasi apprezzare e per costruire il suo futuro poiché, se Mick Schumacher dovesse lasciare Maranello (scenario assai probabile) e se Antonio Giovinazzi dovesse finire in Haas, per Robert Shwartzman, nel 2023, si aprirebbero le porte da terzo pilota Ferrari.
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