I piloti chiedono delle Full Wet migliori, Verstappen: «Questo non è correre sul bagnato»
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Il GP del Giappone è stato un evento caratterizzato dalla pioggia. Le scarse condizioni di visibilità hanno portato la FIA a sospendere la gara per due ore prima di farla riprendere per soli 40/45 minuti così da dare un po' di spettaolo al pubblico presente in pista e a quello seduto sul divano a casa.

La F1 ha bisogno di mescole da bagnato migliori

Non sono mancate però le critiche. Ovviamente è stato giusto sospendere la gara, però il pubblico fa fatica a comprendere perché anche in casi di leggera pioggia, le vetture di F1 non girano restando ferme ai box nella maggior parte dei casi. Una breve spiegazione ce l'ha fornita Max Verstappen, il primo a condividere la posizione dei fan: "Non voglio fare un torto a nessuno, ma abbiamo bisogno di gomme da pioggia migliori. Nelgli anni '90 o nei primi anni 2000 correvano con notevoli quantità d'acqua in pista. Le Wet di ora sono lente e non riescono a smaltire davvero tanta acqua (le Full Wet hanno una portata di 85 litri al secondo, mentre le Intermedie di 35, ndr). Ecco perché tutti vogliono passare il prima possibile alle Intermedie, sono più veloci".


Verstappen: "Le gare bagnate andrebbero sostenute anche sotto forti piogge"

"Una volta passati alle gomme a banda verde siamo di colpo andati 5'' più veloci, il gap è troppo grande", ha proseguito secondo quanto riportato da 'RacingNews365.com'. "Quando è uscita la bandiera rossa, anche se ti fossi ritrovato in pista con le Full Wet la situazione sarebbe stata comunque complessa. Servono delle critiche costruttive e io sono felice di dare una mano. Credo che dovremo organizzare più test sul bagnato e lavorare insieme alla Pirelli. Non si possono fare due giri sulle Full Wet, pasare alle Intermedie e parlare di gara bagnata. Le gare bagnate dovrebbero essere disputate anche sotto forti piogge", ha concluso.

GP Giappone 2022, Verstappen, Red Bull

Leclerc: "Dobbiamo risolvere il problema della visibilità"

Il problema maggiore di queste gomme e delle moderne monoposto, ha proseguito il pilota della Ferrari, Charles Leclerc, è la capacità di alzare delle altissime colonne d'acqua al posteriore che vanno ad inficiare sulla visibilità. Risolverlo renderebbe di colpo migliore la situazione per i piloti: "La più grande complicazione di guidare con queste vetture in condizioni di bagnato è la visibilità. Se riuscissimo a fare qualcosa per ridurre gli schizzi generati al retrotreno sarebbe molto vantaggioso per tutti, perché delle volte le condizioni sembrano comunque molto buone per correre. Se viene meno la visibilità però diventa tutto molto pericoloso ed è per questa ragione che poi la gara viene fermata. Dobbiamo trovare una soluzione".


 

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Foto: Red Bull Racing

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