Ultimamente si è molto parlato della direttiva tecnica TD039 e di come questa possa aver alterato i valori in campo, dalla sua introduzione nel corso del GP del Belgio, tra Red Bull e Ferrari. Dopo avervi manifestato i nostri dubbi sugli effetti che tale norma possa aver avuto sulle performance della Ferrari F1-75 (leggi qui), ci giunge anche la conferma di Mattia Binotto.
Il team principal della Ferrari ha pensato bene di analizzare la questione in un’intervista riportata in queste ore da ‘Tuttomotoriweb’: “Anche se ci sono stati degli evidenti interventi che hanno riguardato i fondi delle vetture a seguito della nuova normativa tecnica, sono certo che queste non abbiano influito sulle performance della nostra vettura. Non è la TD039 ad aver causato in nostri problemi. Già a Budapest avevamo capito che c’era qualcosa che non andava, un mese prima rispetto alla gara sul circuito di Spa Francorchamps”.
“A Budapest non abbiamo avuto una performance brillante e il trend si è confermato anche nelle gare successive”, ha affermato il manager prima di concentrarsi sulla vera causa del problema. “Penso che siamo stati penalizzati dall’impressionante e veloce sviluppo con cui la Red Bull ha migliorato la RB18”.
La verità, secondo il team principal Ferrari è che “Non siamo stati bravi come loro nel perfezionare il potenziale della vettura. Questo lo si comprende bene guardando anche il resto della vettura. Anche se il gap all’inizio dell’anno era piuttosto elevato, la Mercedes è riuscita a recuperare lo svantaggio, mentre noi, siamo rimasti più o meno allo stesso livello”, ha concluso.
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Foto: Red Bull Racing