Nella giornata di ieri è arrivata la decisione della FIA contro la ‘’violazione minima’’ del budget cap 2021 commessa dalla Red Bull e gli errori procedurali commessi dal team di Milton Keynes e Aston Martin (leggi qui).
C’era ovviamente attesa soprattutto per quelle che sarebbero state le azioni contro il team appena laureatosi campione del mondo e vedere che la Federazione ha mostrato un pugno duro proponendo un patteggiamento (accettato dagli austriaci, leggi qui) che prevedesse una multa di 7 milioni di dollari e la decurtazione del 10% del tempo disponibile per i test aerodinamici in galleria del vento è stato sicuramente un fatto positivo.
Un’azione che la McLaren ha accolto con piacere: “La FIA ha svolto l’indagine sul tetto dei costi mediante un processo complesso, completo e trasparente. Questo lo apprezziamo. Sono contento che la verità sia venuta fuori. Il risultato è quello che ci aspettavamo. Soltanto una squadra, delle 10 presenti, ha violato il budget cap e ed era giusto che venisse intrapresa un’azione punitiva”, ha affermato il CEO secondo quanto riportato dalla ‘BBC’.
Nonostante questo però, Zak Brown non è totalmente soddisfatto dell’entità della sanzione, che spera essere più severa la prossima volta: “Le penalità devono servire da monito per quando i regolamenti vengono infranti in questo modo. Le sanzioni dovranno essere molto più severe in futuro. Il nostro augurio è che quanto appreso in questa circostanza porti tutti ad avere una chiara comprensione delle regole così da evitare ulteriori violazioni”.
“Siamo lieti di vedere che la FIA abbia intrapreso questa via, ma la nostra speranza è che sia ancora più dura in futuro contro chi infrange volontariamente le regole”, ha concluso lanciando una freccia dalla punta avvelenata contro la Red Bull.
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Foto: Red Bull Racing