GP Olanda - Analisi strategie: Norris fa tutto da solo. Ferrari magica, Mercedes non ci crede
25/08/2024 20:20:00 Tempo di lettura: 10 minuti

La Formula 1 riparte dall’Olanda regalandoci una gara entusiasmante e piena di colpi di scena. Ci si attendeva una corsa dominante da parte della McLaren, ma la brutta partenza di Norris aveva permesso a Verstappen di guadagnare la leadership della corsa facendoci venire qualche dubbio. A Zandvoort effettuare sorpassi è molto complicato, per cui nelle fasi iniziali, si credeva che avremmo dovuto attendere i pit stop per poter assistere ad un’inversione nelle posizioni di vertice. Invece, accadrà tutto molto prima del previsto.

Recap strategie

Prima di parlare però di ciò che ha deciso i vari duelli in pista, procediamo con il consueto recap strategico di fine gara. Questa mattina ci attendevamo che, con l’asfalto reso green dalla pioggia (quasi una tormenta) abbattutasi ieri sera sul tracciato, alla partenza i piloti avrebbero preferito la Media alla Soft. Questo per contravvenire ai problemi di graining evidenziatisi al venerdì per alcune squadre (tra cui Ferrari). Così è stato, e in linea con le previsioni Pirelli, la maggior parte dei piloti ha concluso la gara su una sola sosta (qui le nostre considerazioni pre-gara).

La tattica Medium (C2)-Hard (C1) è stata eseguita dal vincitore Norris e a seguire da Verstappen, Leclerc, Piastri, Sainz, Perez, Gasly, Alonso, Hulkenberg (questi perde negli ultimi giri la decima piazza probabilmente per aver anticipato troppo il pit stop, 14° giro), Ricciardo, Stroll, Ocon e Sargeant.

L’unico altro pilota su una sosta, Magnussen, decide di scattare dalla pit lane su gomme Hard per effettuare poi il suo ultimo stint su Medie (chiuderà 18° davanti alle due Sauber).

GP Olanda 2024, Pirelli

Su due soste abbiamo avuto sei coraggiosi piloti: Russell e Zhou su Medium (C2)- Hard (C1)- Soft (C3), Hamilton su Soft-Hard-Soft, Albon su Medium-Hard-Medium (da 19° a 14°), Tsunoda su Soft-Medium-Hard e Bottas su Soft-Hard-Medium. La gara si conclude con tutti i piloti giunti a traguardo e nessun ritiro.

La battaglia al vertice, Norris Vs Verstappen

Riprendiamo da dove eravamo rimasti, con Norris, dato da tutti come favorito per la vittoria, che viene superato da Verstappen al via della gara. Nei primi giri Lando e Max mantengono le distanze. Si intuisce che Norris possa averne di più, dal momento che il gap non si apre mai, ma era difficile prevedere che dal 12° giro, più o meno è in quel momento che decide di dover superare Max, il britannico impiegherà 6 tornate per completare il lavoro tra avvicinamento e attacco. Al 18° giro Lando guadagna la leadership in pista, ‘senza trucco e senza inganno’, per poi andare a vincere il GP con un vantaggio di 22,8’’. Che in soldoni equivalgono ad una differenza prestazionale di 4 decimi al giro.

Gap importante per diverse ragioni. La prima perché emerge su un tracciato corto e tecnico, la seconda perché sia Norris che Verstappen hanno sempre corso a parità di condizioni, stesse gomme e stessi giri percorsi. Max effettua la sosta soltanto un giro prima rispetto a Lando. I progressi McLaren sono stati strabilianti con lo step di aggiornamenti introdotto qui a Zandvoort. Le condizioni meteorologiche sono state comunque molto particolari, soprattutto per il vento che ha continuato a soffiare forte anche oggi.

GP Olanda 2024, Pirelli

Monza e Baku saranno anche queste delle piste più o meno a sé stanti, ma chi sarà competitivo in Italia, probabilmente lo sarà anche in Azerbaijan. Circuito anche questo molto veloce sul quale però occorrerà apportare dei correttivi aerodinamici per affrontare la parte cittadina del tracciato (ci riferiamo al layout stretto e insidioso attorno al Castello).

La magia Ferrari e lo sbaglio Mercedes

Come hanno fatto Leclerc e Sainz a concludere in terza e quinta posizione? Soprattutto scattando rispettivamente dalla sesta e decima casella. Una magia, cos’altro? Oggi dobbiamo dare merito alla Scuderia Italiana perché dal più grande al piccolo ingranaggio ha funzionato tutto alla perfezione.

Prima di tutto Leclerc ha un ottimo spunto in partenza e supera subito Perez salendo in P5. Poi contrariamente a tutto quello che si era detto ieri fa una mossa coraggiosa di cui la squadra si deve prendere tutti i meriti. Avevamo detto che con l’asfalto green e le temperature fresche (19°C ambiente e 31°C d’asfalto) la mescola Hard avrebbe avuto bisogno di qualche giro per entrare nella corretta finestra di lavoro. Al che, quando abbiamo visto Leclerc rientrare per primo nel gruppo top-10, siamo al 25° giro (Hamilton effettua la sosta una tornata prima, ma il britannico partiva con le Soft) ‘ci era venuto un coccolone’ (tipica espressione romana). Anche perché Charles si è ritrovato nono al rientro in pista a soli 2’’3 da Alonso.

Invece, il suo out lap è stato magistrale. Il monegasco riesce ad innescare subito temperatura nelle gomme e in un solo giro si sbarazza di Alonso e di Russell che subisce l’undercut andando ad effettuare la sosta nella tornata successiva. A quel punto, la McLaren, che capisce di aver perso la posizione nei confronti di Leclerc con Piastri decide di allungare il più possibile il primo stint per usufruire di gomme più fresche nel finale. Oscar fa un grande lavoro allungando la prima parte di gara di 9 tornate rispetto alla Ferrari numero 16.

GP Olanda 2024, Pirelli

La strategia McLaren sembra anche pagare perché l’australiano non impiega molto tempo a ricucire il gap su Leclerc, ma poi nonostante sia più veloce e Charles perda ripetutamente il posteriore in uscita di curva non riesce a finalizzare il sorpasso. Se c’è una magia che ha fatto Leclerc è proprio questa. La difesa che ha messo in atto nel resistere alla McLaren con gomme più vecchie e una vettura visibilmente più instabile dell’avversario è assolutamente da incorniciare.

Con Sainz invece si decide di ricopiare un po’ quello che ha fatto Piastri per avere gomme più fresche nel finale. Cosa che fa anche Perez (il messicano perde anche qualcosina nella sosta, ma questo non ha effetti sulla posizione finale). Dopo la sosta di Oscar, abbiamo Russell in P4 (Hard di 8 giri), Piastri a seguire con 4’’ di ritardo, Perez a 2’’9 con Hard vecchie di 4 giri e Sainz a 2’’8 con Hard con cui ha percorso 3 tornate. Hamilton è 8° a 3’’3.

L’australiano tra questi è quello con più prestazione e non gli ci vuole molto a superare George e a mettersi a caccia di Leclerc. Sembra pagare invece, almeno all’inizio la scelta di Checo e Carlos. I due sembrano poter andare a prendere e superare la Mercedes numero 63. Poi però Perez ha un calo e Sainz ne approfitta superandolo al 47° giro (è così che guadagna la P6). Successivamente la Mercedes commette ‘forse’ l’errore di non credere che avrebbe potuto resistere agli attacchi dello spagnolo e decide di montare le Soft sulla vettura di George facendolo scalare dalla quinta alla settima posizione. P7 che non riuscirà più a migliorare nella parte finale della gara perché Perez ritrova un po’ di prestazione negli ultimi giri e chiude sesto.

La Ferrari ha fatto tutto giusto, mentre la Mercedes forse non ci ha creduto abbastanza. Buona la decisione di montare le gomme Soft con Hamilton, dal momento che ormai la sua ottava posizione era congelata, ma con George forse poteva osare di più restando in pista. La Mercedes, nonostante abbia messo entrambi i piloti su gomme C3 nel finale non riesce nemmeno ad ottenere il giro veloce. Il punto addizionale viene ottenuto da Norris, su gomme Hard proprio all’ultimo giro.


Foto copertina: Alessandro Martellotta, foto interna: X, Pirelli

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