Red Bull, il cofano attillato lascia intravedere la power unit. McLaren la più estrema

Oggi pomeriggio, poco prima dell’inizio della prima sessione di prove libere siamo riusciti a fare un altro giro in pit lane per controllare il lavoro fatto dai team in preparazione al quinto weekend della stagione sul circuito di Jeddah.

Con le auto messe in bella mostra per il pubblico siamo riusciti a cogliere un dettaglio che ci era sfuggito nella giornata di ieri. Fa molto caldo in Arabia Saudita, nelle PL1 si sono sfiorati i 50°C d’asfalto con 28°C di temperatura ambiente. Per contrastarlo, anche in questo caso abbiamo potuto constatare un diverso approccio dei team in termini di sfoghi d’uscita dell’aria calda dal cofano della monoposto.

Il cofano della Red Bull è cucito addosso alla power unit

La power unit è tra gli elementi che scaldano ovviamente di più e la squadra che sicuramente ha catturato l’attenzione per la soluzione adottata è stata decisamente la Red Bull, la quale ha optato per una griglia composta da 5 feritoie molto ravvicinate che proseguono in uno sfogo d’uscita terminale piuttosto ampio. Il cofano è talmente rastremato e cucito agli elementi della power unit che si riesce persino ad intravederla.

McLaren la più estrema

La McLaren invece è decisamente la più estrema con una sorta di pannello che presenta due feritoie abbastanza piccole e uno sfogo d’uscita terminale. La MCL39 è la più chiusa di tutte.

Cosa che dà sicuramente un vantaggio ai fini dell’efficienza aerodinamica, ma che tende ad innalzare le temperature degli organi interni. Se riescono a farlo un motivo c’è, quindi complimenti. Riescono a fare un lavoro sicuramente migliore rispetto agli altri in termini di raffreddamento.

La Ferrari va sul classico oramai con le solite tre branchie che terminano con un grande sfogo d’uscita, mentre la Mercedes presenta solamente dei tagli verticali, molto più grandi e ravvicinati rispetto agli altri top team.

Foto: Formula1.it (Marco Sassara), foto interna: X, Ferrari

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