Ferrari, power unit a rischio di affidabilità? Arriva la (non) risposta di Vasseur
30/05/2025 07:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Ormai un terzo dei GP della stagione 2025 è stato disputato, e il campionato attuale sta vivendo la sua fase clou. Un periodo assai importante per i verdetti dell'anno corrente ma anche per gettare le basi per l'avvenire. Come nel caso della Ferrari, team per cui queste settimane sono cruciali per la scelte da compiere: credere ancora nella SF-25 e nel suo, inespresso, potenziale oppure di iniziare a concentrarsi sul 2026. E, in quest'ottica, i prossimi round, come la Spagna ma non solo, saranno decisivi per capire le sorti del team italiano e del suo difficile 2025. E proprio per mettersi alle spalle tali difficoltà, pare che i tecnici della GeS vorrebbero portare in pista, a inizio estate, una nuova sospensione posteriore: elemento che dovrebbe risolvere parte dei mali del progetto, aiutando a sbloccare il millantato potenziale, capace di emergere solo con una configurazione meccanica che l'attuale sospensione non è in grado di garantire.

Addio problemi?

A ben vedere, oltre alla mancanza di velocità, a far scattare un campanello d'allarme in Ferrari ci sarebbero stati anche problemi di affidabilità della power unit, sia sulla vettura del Cavallino che sui team clienti. Come vi avevamo riportato in esclusiva nel weekend di Jeddah, i motoristi della Scuderia avevano deciso di sostituire le PU di Hamilton e Leclerc in via precauzionale dopo aver visto dati poco rasserenanti, anticipando il cambio programmato a Miami. E proprio in Florida i clienti Ferrari, come Haas e Stake, avevano registrato un doppio ritiro per il cedimento di elementi strutturali dell'unità motrice (per Bortoleto un problema all'alimentazione), allo stesso modo di quanto accaduto ad Ocon a Imola. E proprio a Imola ci erano arrivate conferme su tali problematiche anche da un membro del team che, stuzzicatlo sulla tranquillità o meno in merito alla durata dei motori, non aveva affatto professato calma, preferendo piuttosto affidarsi alla speranza.

Tra speranza e (non) risposte...

Non solo, poiché chi scrive aveva riportato in esclusiva come in Ferrari abbiano deciso di ridurre il chilometraggio dei propulsori per salvaguardare l'affidabilità in attesa, se possibile, di trovare rimedio ai problemi. Mossa che, però, non dovrebbe intaccare la potenza dei motori ma che potrebbe portare la Rossa e i suoi clienti ad andare in penalità entro fine anno, non riuscendo a chiudere il 2025 con sole 4 unità concesse dalla FIA. Una nuova questione, quindi, con cui il team di Fréd Vasseur, dovrà fare i conti. Anche se al momento, interrogato in maniera specifica sulla questione, il numero uno della Gestione Sportiva ha preferito (come il ruolo impone) fornire delle risposte evasive sulla questione, andando a valutare le mosse in casa d'altri o parlando di scelte finalizzate alla ricerca della massima performance, piuttosto che spiegare quanto stia accadendo in casa.

"Parlando della power unit abbiamo fatto un cambio a Jeddah, mentre penso che Honda ne abbia già cambiate due o tre. Non farei attenzione, visto che si è parlato della quinta gara, agli eventi in cui vengono introdotti le unità: sono scelte fatte in base a dove si vuol essere più competitivi e ottenere la massima prestazione".

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Foto copertina media.ferrari.com


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