Premessa doverosa: sulla pista di Spa-Francorchamps, la più lunga del Mondiale (con i suoi 7004 metri), i distacchi sono "amplificati". Ergo, quelli che a Monaco sono 2/3 decimi, tra le Ardenne diventano 6/7.
Tale premessa spiega, però, solamente in parte l'enorme superiorità mostrata da Oscar Piastri nelle qualifiche Sprint del Gran Premio del Belgio.
L'australiano ha conquistato la pole position per la gara breve di domani, rifilando quasi mezzo secondo a chi lo affiancherà in prima fila, ovvero Max Verstappen.
Non è tutto: con il suo 1:40.510, il leader del campionato ha fatto segnare un nuovo tempo record sul circuito belga, battendo di 7 decimi la prestazione di Hamilton nel 2020.
A questo punto, la domanda sorge spontanea: la MCL39 è la miglior monoposto nella storia della F1? È impossibile dare una risposta certa, ma è senza dubbio più immediato analizzare i dati della telemetria.
Mettendo a confronto il giro di Piastri con quello di Verstappen, si notano ben presto delle differenze sostanziali nell'assetto delle due vetture.
Come già accaduto a Silverstone, la Red Bull ha optato per un carico aerodinamico inferiore, che permette all'olandese di essere più veloce di 5 km/h nei tratti rettilinei (cerchi bianchi in sovraimpressione).
In Formula 1, però, ciascuna scelta porta con sé un compromesso. O meglio, una conseguenza. In questo caso specifico, Max paga il prezzo nel settore centrale, quello più "guidato" del tracciato.
Nel tratto composto da Les Fagnes, Campus e Stavelot (cerchio verde in sovraimpressione), Piastri ottiene 4 decimi di vantaggio sul suo rivale, garantendosi di fatto la pole position; vista anche la prestazione di Norris...
Nonostante una miglior velocità in rettilineo (cerchi bianchi in sovraimpressione), che segnala una minima differenza di assetto tra le due macchine, non c'è alcun dubbio sul fatto che Piastri sia stato il più veloce dei due piloti McLaren al venerdì.
Arrivato sul traguardo, Norris è distante più di 6 decimi dal compagno di squadra, pur senza alcuna sbavatura evidente nel proprio giro.
Sin dal primo passaggio nelle prove libere, Piastri si è semplicemente trovato a suo agio rispetto al britannico; e la differenza è venuta fuori nel momento decisivo.
Alla curva Pouhon, in particolar modo, si evince un segnale di completa fiducia del leader del campionato nella MCL39: mentre Norris parzializza con l'acceleratore fino al 59%, Oscar non va mai sotto il 72%.
Charles Leclerc, invece, non è sicuramente ancora soddisfatto della sua monoposto. La nuova sospensione posteriore portata dalla Ferrari non gli ha minimamente permesso, quantomeno fin qui, di lottare per la prima fila.
Come già detto per Verstappen, anche il monegasco ha optato per una vettura leggermente più scarica e di conseguenza più scorrevole in rettilineo (cerchio bianco in sovraimpressione)
Non c'è da stupirsi quindi che, esattemente come accaduto per Verstappen, anche Leclerc perda significativamente nel settore centrale (cerchi verdi in sovraimpressione).
Un distacco complessivo di 7 decimi è deludente, rispetto alle aspettative nei confronti di questa tanto attesa nuova sospensione posteriore. Eppure, non è di certo una novità che la Ferrari deluda le aspettative...
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