Stiamo vivendo un finale di stagione a dir poco entusiasmante. Veniamo da cinque gare in cui Verstappen e la Red Bull erano quasi diventate il punto di riferimento della griglia, la Ferrari aveva 'perso' la bussola e la McLaren cercava di difendersi come poteva. In Messico, almeno da quel che è emerso dalle qualifiche, troviamo una situazione totalmente capovolta.
Il team papaya sembra aver ritrovato sé stesso con Norris che ha ottenuto la pole con distacco. In seconda e terza posizione le due Ferrari, inaspettatamente forti sul circuito intitolato agli Hermanos Rodriguez. Quarto Russell a riprova che la Mercedes è comunque sempre presente anche quando non è in formissima, ma solamente quinto Verstappen a mezzo secondo dal vertice.
Male anche Piastri. Il leader del mondiale partirà settimo dopo aver guadagnato una posizione in griglia a causa della penalità di 5 posizioni che deve scontare Sainz per l’incidente avuto con Antonelli in Texas. Oscar non è più in sé dal GP di Monza (qui il nostro pensiero in merito). Non sappiamo per certo quale sia il problema che lo stia frenando (se sia davvero un blocco psicologico, o se gli incidenti avuti nell’ultimo periodo potrebbero in qualche modo rovinato l’equilibrio della sua vettura). È chiaro però che serve una reazione da parte sia di Oscar che dalla McLaren per dare a questa stagione il finale che merita. Una resa di questo tipo non renderebbe onore a tutto il cammino fatto, almeno fino a Monza.
Tornando al Messico, vediamo quali sono stati i consigli strategici che la Pirelli ha fornito alle squadre per la gara odierna. Sarà una gara ad una o a due soste? La sfida mondiale tra Norris, Verstappen e Piastri passa anche da qui. “Se consideriamo il fatto che nessuna squadra ha conservato due set di mescole Medie, questo ci dà conferma che la strategia a una sola sosta sarà la più gettonata in gara”, ha esordito il direttore motorsport Pirelli, Mario Isola nel consueto appuntamento post qualifiche.
“In gara la temperatura dell’asfalto potrebbe raggiungere anche i 50°C e questo sarà un fattore decisivo nelle scelte strategiche dei team al fine di gestire correttamente il degrado termico. La mescola Media C4 è la più versatile e utilizzarla in partenza apre almeno un paio di opzioni. Se le squadre riusciranno ad allungare il primo stint fino alla finestra tra il 42° e il 48° giro, potranno montare la Soft per arrivare al traguardo. In alternativa, qualora la perdita di prestazione della C4 risultasse eccessiva, si potrà optare per la Hard tra il 26° e il 32° giro”, ha continuato il manager italiano credendo che la strategia ad una sosta sia quella che andrà per la maggiore.
“Partire con la Soft potrebbe offrire un vantaggio all’inizio, in termini di grip, ma necessiterebbe, con l’elevato carico di carburante a inizio gara, di una gestione del passo non indifferente. In questo caso, il cambio con la Media dovrebbe avvenire tra il 23° e il 29° giro, mentre con la Hard tra il 20° e il 26°. Esiste in via teorica anche la possibilità per una strategia a due soste con Soft-Media-Soft, vicina in termini di tempo alla singola sosta. Tuttavia, lo svantaggio legato alle posizioni perse durante i pit stop e alla difficoltà di superare su questa pista rende l'opzione valida solo sulla carta”, ha concluso Isola.

Se non fosse per il tanto caldo previsto per oggi, non avremmo problemi ad indicare la strategia Media-Soft come la migliore per la gara odierna. Tuttavia, non possiamo ignorare il fatto che ci si attende faccia molto caldo con la temperatura asfalto che potrebbe toccare anche i 50°C.
L’unica certezza è rappresentata dalla Media C4, una mescola che abbiamo avuto modo di vedere nelle scorse giornate è molto versatile e resistente, anche nei long run. Nessuno però ha avuto modo di valutarne il comportamento su stint vicini o superiori ai 40 giri, per cui non ci sentiamo di dire che potrà effettivamente riuscire a mantenere delle alte performance per tutti quei chilometri.
Concordiamo però con quanto affermato da Mario Isola. Le problematiche da tenere a mente durante la gara saranno: il degrado termico, la difficoltà nel compiere sorpassi e la probabilità comunque molto elevata di eventuali ingressi da parte della Safety Car.
Anche da parte nostra, visto anche quanto accaduto la scorsa settimana in America, ci sentiamo di dire che le squadre tenteranno di percorrere i 71 giri previsti dal GP di Città del Messico effettuando una sola sosta. Tuttavia, nel caso in cui dovesse esserci una Safety Car prima della metà di gara, qualcuno potrebbe approfittare per montare le Soft ed andare su una strategia Media-Soft-Soft.
Nessuno ha due set di Medie a disposizione, per cui la scelta di approfittare della Safety Car per montare la Soft sarà strettamente legata al numero di giri restanti per concludere la gara. Se questo sarà prossimo alla durata prevista per uno stint su Soft si farà comunque una sola sosta, se invece sarà superiore, a quel punto si potrebbe valutare di terminare la gara su Hard (puntando sempre sulla singola sosta), rinunciando ad un po’ di competitività, ma con la sicurezza di arrivare alla fine. Oppure appunto montare la Soft, sapendo però che ci si dovrà fermare una seconda volta per poter vedere il traguardo.
Molto dipenderà dall’effettivo degrado termico che caratterizzerà la gara e di quanto la Media C4 riuscirà a mantenere un alto livello di competitività nel contesto in cui sarà obbligata ad esibirsi quest’oggi.
Foto: McLaren
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