Lo avevano promesso e molte volte ripetuto, a Maranello, di essere a lavoro con tutte le forze sulle nuova vettura per il 2022, la prima della generazione ad effetto suolo, su cui la scuderia Ferrari puntava per tornare a lottare nelle prime posizioni dopo due stagioni di purgatorio.
Ebbene, il 2022 tanto invocato dagli uomini di Mattia Binotto, è finalmente arrivato.
Sin dalla presentazione della F1-75, si era visto che il lavoro svolto dai tecnici era stato di qualità. Ma a "bocce ferme" è facile parlare...
Sono arrivati poi i test a Barcellona, dove si era capito che la nuova vettura non era certamente sbagliata, ma nata sana. Tesi confermata dalla seconda sessione di collaudi a Sakhir.
Esiti confortanti ma non sufficienti per parlare, con certezza, di vettura capace di giocarsela alla pari con i migliori.
Di fatto, troppe volte, anche in epoca recente, si era gridato ad una Ferrari da titolo in inverno ma che, già dopo la prima qualifica stagionale, veniva pesantemente ridimensionata (2016 e 2019 su tutti).
Ma, come detto, il 2022 è finalmente arrivato e sembra iniziato davvero con il piede giusto per la Scuderia che, dopo 15 anni, torna a conquistare una pole position nella tappa inaugurale di una stagione.
Una pole bellissima, sofferta ma fortemente voluta da Charles Leclerc ai danni della Red Bull di Max Verstappen (da tutti data per favorita), che fa il paio con il terzo posto di Carlos Sainz, a soli 6 millesimi dalla piazza d'onore, che sottolinea la bontà della F1-75
La nuova monoposto, infatti, è solida, ben bilanciata, performante dal punto di vista telaistico e motoristico (area dove il lavoro dello staff di Gualtieri e Zimmerman è stato superbo, capace di colmare del tutto gli handicap figli dell'accordo segreto con la FIA del 2019, dopo il "motorone-gate").
Ma attenzione, prima di cedere a facili (e forse legittimi) entusiasmi che già impazzano sui social e non solo, serve calma e oggettività per analizzare questo avvio di stagione del team Italiano, abbandonando quello che, purtroppo, è un approccio agli eventi tipicamente Italiano, figlio di una mentalità sportiva "pallone-dipendente".
Una mentalità secondo cui basta una vittoria (o una pole position nel caso specifico) per esaltarsi con facilità, ritenendo di avere a che fare con il team da battere, con la miglior coppia di piloti. Mentalità secondo cui, con la stessa facilità con cui si sale in cielo, si scende negli inferi dopo una prestazione non esaltante.
Ebbene, non è questo il metodo maggiormente adatto per valutare gli eventi.
Serve calma e razionalità per analizzare ed estrarre il vero valore di questa pole position in Bahrain, importante, che segna una rinascita ma che, per ora, significa davvero poco.
Serve calma, utile a capire che le gare si vincono alla Domenica e non con una pole, che il mondiale è composto da 23 gare e non è un one-shoot e che, nel corso di queste tappe, potrebbero arrivare brutte qualifiche, ritiri, sviluppi sbagliati o che gli avversari potrebbero lavorare meglio e prendere il sopravvento.
Insomma, una serie di eventi tali da generare un mix di gioie e dolori che accompagneranno fan e addetti ai lavori sino a Novembre ma che, forse, sono alla base del nostro amore per questo sport.
Sintetizzando, sarebbe dunque opportuno stare nel "giusto mezzo", dare il giusto peso a questi primi scampoli di stagione, andando sì ad alimentare quello che, per la Rossa, è un sentimento nazional popolare, che fa sognare molte persone, senza però sopravvalutare eventi forieri di speranze che poi, come accade in un mondiale, potrebbero essere sgonfiate, creando delusioni, talvolta immotivate.
Quindi calma, ancora e per l'ultima volta, nel valutare l'annata di Maranello che, solo il tempo dirà se trionfale o meno ma che si basa su una certezza incrollabile che, da anni ormai non si aveva: quest'anno la Ferrari ha e potrà avere tutte le carte in regola per potersela giocarsela con Red Bull, che ad oggi sembra il competitor più accreditato, o con altri che, chissà, potrebbe unserirsi alla festa.
Ma attenzione, giocarsela non significa vincere.