La Formula 1 prende nuova vita grazie ai nuovi regolamenti e con lei anche la Ferrari. La storica scuderia italiana è tornata prepotentemente a lottare per le vittorie. Non vogliamo dirlo troppo forte, perché aver vinto in Bahrain non dà la certezza di essere competitivi ovunque, ma la sensazione è questa: il Cavallino può giocarsela.
Il Gp del Bahrain è terminato con le due F1-75 in prima e seconda posizione. Un risultato magnifico per la casa di Maranello, che ora, grazie al doppio ritiro Red Bull, vanta 44 lunghezze di vantaggio su quella che si prospetta essere la sua principale rivale. Sempre in attesa dell’arrivo della Mercedes che, mentre corregge i difetti di gioventù, ha messo in cascina un terzo e quarto posto che di certo male non è...
Le prestazioni della Rossa hanno riempito di felicità tutti i fan del Cavallino, che da dopo il Gp di domenica non vedono l’ora di osservare quello che sarà il comportamento della vettura su una differente tipologia di pista. Ma come ha fatto la Ferrari ha fare un salto così netto dopo delle stagioni veramente difficili, piene di critiche all’indirizzo di quella dirigenza in cui a Maranello si è continuato a credere e grazie a cui adesso ha delle buone chance di lottare per entrambi i campionati del mondo?
Tutto parte da lì, da quegli anni bui, quando al termine del 2019 si scopre di dover rinunciare al concetto di propulsore che aveva tanto ben figurato nella seconda parte di stagione (utilizzati dei concetti giudicati non a norma dalla FIA) e ad effettuare dunque un downgrade che porterà a due delle stagioni più tristi della storia della casa italiana.
“È trascorso molto tempo da quando abbiamo iniziato a lavorare su questa vettura” ha esordito Charles Leclerc al termine della gara barenita secondo quanto riportato da ‘RacingNews365.com’. “Dopo il 2019 abbiamo vissuto due anni molto difficili. Abbiamo resettato la nostra mentalità e svolto un gran lavoro. Il team da allora ha lavorato molto bene in fabbrica. Siamo stati bravi ad identificare i nostri punti deboli."
La metodologia appresa in questo periodo è statoa impiegata nella progettazione e nello sviluppo della nuova vettura, della quale Charles si dice assolutamente soddisfatto: “Abbiamo un’auto molto forte, in grado già di lottare le posizioni migliori. Spero tanto possa continuare ad essere così.”
L’unico aspetto da non sottovalutare sarà il programma di sviluppo che il team dovrà affrontare nel corso del 2022. Ma il monegasco non sembra essere preoccupato al momento sotto questo aspetto: “Gli aggiornamenti saranno molto importanti, quindi dovremo restare concentrati. Il modo in cui abbiamo lavorato in questi ultimi due anni è stato impressionante. Ora dobbiamo solo continuare così” ha concluso.
Foto: Ferrari