Come quando correva Nelson Piquet...che solo a pronunciarne il nome sentivi che nessun’altra parola potesse avere una sequenza di accenti più perfetta, più melodica di così. Che mentre gli altri, prima del semaforo che allora diventava verde, fissavano...
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Per chiamarlo circuito, ci voleva tutta la fantasia degli organizzatori, assieme alla luce accecante di un sole insopportabile, che ne smussava gli angoli quasi retti, costretti tra muretti posticci e pile di pneumatici che avrebbero dovuto attutire ...
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A Zandvoort la pista è vicinissima alla spiaggia, che sputa sull'asfalto granelli di sabbia; al termine del lunghissimo rettilineo si complicano le linee, le traiettorie si attorcigliano. Sulla visiera di Niki Lauda, quel giorno ogni minuscolo graffio ...
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L'alba ha un colore incerto, come una tonalità di grigio sfumato, forse come il velo che quel giorno appannava gli specchietti della McLaren numero sette, vestita come un pacchetto di sigarette, imprendibile fino a un certo punto
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Il campione firma un autografo, che non è soltanto l'ennesimo, stavolta. Sono da poco passate le 15, la sua penna disegna sul foglio, portogli da un tifoso emozionatissimo, un ghirigoro quasi incomprensibile, come sono quasi sempre i nomi dei campioni ...
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Chi era? Bisogna andarselo a cercare; le linee del tempo sbiadiscono in fretta, come le traiettorie delle auto di una volta, che erano veloci quasi quanto quelle di oggi ma stavano in equilibrio sul filo esile di gomme strette e troppo gonfie ...
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Si vestiva di rosso, l'Italia delle corse; ancora a metà tra fabbrica e laboratorio, anima artigianale che cominciava a vestirsi da industria. Erano verdi gli inglesi, i francesi blu, bianchi i tedeschi. Come poteva affrontarli un'Italia quasi ancora ...
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Non si dovrebbe mai morire a Zolder, in un sabato in cui c'è tutta una gara da inventare, una rivincita da prendersi. Si dovrebbe morire a Monza o a Montecarlo, se proprio si deve. Però a Zolder a un certo punto si incontra la "Curva del bosco", che ...
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Qual è l'aspetto peggiore del buio? Forse, non vedere le mani protese di tutti quelli che cercano di tirarti di nuovo in mezzo a loro. Come quelle che si agitavano sulla linea del traguardo, quando un sogno mondiale diventava realtà ...
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Elio De Angelis, figlio di un costruttore romano: vita agiata, profilo elegante, d'una eleganza e di un garbo naturali; basta guardarlo per comprendere tutta la differenza che passa tra l'essere ricchi e l'essere nobili, non per diritto di nascita ma ...
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Fu il suo papà a decidere che dovesse vestirsi così, forse perché l'oro che le dipingeva i fianchi si intonava alle sfumature dei baffi esili che gli incorniciavano il ghigno da genio. Si chiamava Colin Chapman, sua figlia era la Lotus, che dal 1972 ...
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L'amico Paolo Marcacci ha realizzato e sta realizzando per noi una serie di articoli dedicati alle leggende della Formula 1. Storie di uno sport pionieristico fatto di cavalieri e cavalli a volte troppo difficili da domare. Racconti che sono quasi dei ...
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La Formula Uno e gli anni sessanta: uno dei binomi più affascinanti dell'epoca moderna, che si avvia a diventare contemporanea. Sta finendo l'epoca dell'automobilismo pionieristico e cavallerescamente dilettantesco ...
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