GP Arabia Saudita 2023 - Possibili strategie: Alonso, Verstappen, Leclerc tra rimonte e gare d'attacco
Tempo di lettura: 9 minuti

La Formula1 si trova a Jeddah, in Arabia Saudita, luogo designato ad ospitare la seconda tappa del mondiale di 2023. Alle 18:00 italiane lo spegnimento dei semafori. Che gara vedremo? Ad una o a due soste? Scopriamo assieme andando innanzitutto a vedere quelli che sono stati i consigli del costruttore di pneumatici in vista dell'evento.

Dati utili alla comprensione delle strategie

Il meteo non dovrebbe fare scherzi questa sera. Il cielo dovrebbe rimanere sereno con le temperature che resteranno comprese tra 24° e 21°C. Clima, che assieme alle caratteristiche poco abrasive dell'asfalto, dovrebbe permettere alle squadre di fare largo uso delle mescole C2, designata come Hard, C3 Media e C4 Soft, messe a disposizione dalla casa italo-cinese (la gamma quest'anno spazia dalla più dura C0 fino alla più morbida C5).

I consigli strategici della Pirelli

Secondoi tecnici della P Lunga, la strategia più veloce per percorrere i 50 giri del GP d'Arabia Saudita è ad una sosta. Dalle simulazioni, la combinaione Medium C3 e Hard C2 ha dato risultati migliori rispetto alle altre due opzioni disponibili. Le differenze tra le opzioni disponibili comunque, a detta dei tecnici, risultano essere molto contenute. La finestra utile per passare dalla Medium alla Hard si aprirà tra il diciottesimo e il venticinquesimo giro, mentre per quella Soft-Hard il pit stop dovrà essere anticipato tra il tredicesimo e il ventesimo giro. Chi vorrà invece tentare la carta Medium-Soft si dovrà fermare invece tra il ventisettesimo e il trentaquattresimo giro.

Potrebbe essere presa in considerazione però anche la carta del doppio pit stop: patenza su Soft, cambiare gomme tra il decimo e il quindicesimo giro per passare alle Medie e terminare la gara con le Soft pittando nuovamente tra la trentaduesima e la trentottesima tornata. 

GP Arabia Saudita 2023, strategie

Le strategie proposte dalla Pirelli (foto: Twitter, Pirelli)

Bisognerà tenere inoltre conto che, su un tracciato come quello di Jeddah, ci sarà un’elevata chance di neutralizzazioni e interruzioni. Episodi che potrebbero giocare a favore o contro le strategie dei piloti a seconda del momento in cui si paleseranno.

Il commento di Mario Isola

Di seguito vengono riportate le parole che il direttore motorsport Pirelli, Mario Isola, ha rilasciato alle colonne ufficiali dell'azienda: "Abbiamo vissuto una qualifica molto interessante e ricca di spunti. La C4 si è confermata una gomma molto versatile sia sul giro secco sia su run più lunghi. Nella Q1 ha infatti evidenziato come sia stato possibile avere un buon livello di grip anche al secondo o terzo tentativo all’interno dello stesso run. Lo scorso anno era emersa la volontà di fare una gomma con queste caratteristiche e oggi possiamo dire di esserci riusciti".

"Su un tracciato particolare come quello di Jeddah la gestione degli pneumatici è variata da squadra a squadra. Altro elemento che enfatizza le peculiarità della C4", ha affermato Isola prima di dedicarsi agli aspetti più tattici della gara. "Dal punto di vista della strategia, i dati raccolti finora confermano che quella basata su un’unica sosta sia sicuramente l’opzione più veloce. Ci sono differenze davvero contenute fra ognuna delle tre possibili combinazioni. Per quanto visto nelle prime due edizioni di questo Gran Premio però, neutralizzazioni e, magari, interruzioni saranno all’ordine del giorno”. 

Le strategie del "Sasso"

Ed eccoci qui, a fare il nostro giochino pre-GP. Che strategie vedremo? Stavolta non credo ci sia molto da aggiungere a quanto detto dalla Pirelli. Visti i bassi livelli di degrado mostrati anche nel corso dei long run del venerdì (qui i passi gara dei principali protagonisti), i piloti dovrebbero essere in grado di portare a termine la gara mediante un sola sosta. Poi se lo afferma la Pirelli diciamo che allora è una certezza, di solito è sempre molto conservativa sulla durata delle mescole. 

GP Arabia Saudita 2023, gomme, Pirelli

Le mescole rimaste a disposizione dei piloti per la gara (foto: Twitter, Pirelli)

Bisognerà però tenere conto delle Safety Car. Di certo, una neutralizzazione intorno od oltre la metà di gara, potrebbe favorire l'ingresso ai box di qualche pilota per montare gomme nuove ed andare sulle due soste. Eventi imprevedibili a parte, pensando alle rimonte che dovranno fare Leclerc e Verstappen, che partiranno rispettivamente dalla 12° e 15° piazza dello schieramento, vedrei bene l'utilizzo della Media come mescola designata per il primo stint di gara. Non mi meraviglierei se optassero per la Hard, mescola che si è adattata molto bene alla RB19 del bi-campione del mondo durante le FP3.

La Red Bull, date le belle doti di gestione gomma e la straordinaria velocità, potrebbe andare tranquillamente su una strategia Soft-Hard con Perez e Hard-Soft (Medium-Soft) con Max. Sinceramente, nutro qualche dubbio che la Ferrari riuscirà a portare a termine la gara su una sosta mostrando un ritmo competitivo per tutta la durata degli stint. Al venerdì non mi è sembrata ancora aver trovato la quadra in termini di gestione gomma. Se subentrasse una Safety Car intorno all'ultimo terzo di gara, diciamo che non sarebbe certo una brutta cosa per le SF-23

Sono molto curioso invece di vedere cosa si inventerà Fernando Alonso per cercare di battere Perez dalla seconda posizione. La differenza prestazionale tra le due vetture è troppo grande per batterlo mediante una gara normale. Per farlo, Fernando dovrà aspettare che si palesi l'occasione giusta e dovrà essere pronto a coglierla. Probabilmente punterà su una strategia d'attacco, magari sperando anche in una Safety Car nelle ultime fasi di gara. Vedremo cosa si inventerà.

Personalmente credo che la Media si rivelerà la gomma migliore in questo GP.  Mi aspetto dunque un grande coinvolgimento nelle strategie che i piloti adotteranno quest'oggi. Qualcuno, tipo Alonso, potrebbe azzardare anche una tattica del tipo Soft-Medium o Medium-Soft. L'AMR23 ha delle buone qualità di gestione gomma e se c'è un team che può farcela oltre alla Red Bull è certamente l'Aston Martin. Chiudo con una piccola parentesi: ho detto che credo che la RB andrà su una tattica Soft-Hard solo perché ritengo abbia un grande vantaggio sugli avversari. Non serve a nulla (secondo me), creare problemi aggiuntivi al pilota chiedendogli un'accurata gestione di gomma, se la vettura risulta competitiva anche con una mescola più dura e più facile da amministrare.

 

Foto: Red Bull Racing

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