GP Azerbaijan 2023 - Possibili strategie: strada ad una sosta complicata per la Ferrari
30/04/2023 09:30:00 Tempo di lettura: 8 minuti

La Formula1 si appresta a concludere un weekend ricco di eventi, per la prima volta segnato da due qualifiche e da due gare. Oggi, nella giornata conclusiva, assisteremo al GP d’Azerbaijan. Una corsa che, a differenza di quella vista ieri (della durata di 17 tornate), si disputerà su una lunghezza di 51 giri.

Risultato a parte, la mini gara di ieri ci ha restituito qualche dato interessante in vista dell’impegno odierno: le gomme Medie, utilizzate dalla quasi totalità dei piloti, ha manifestato un degrado particolarmente marcato su alcune vetture. Tra queste le Ferrari, soprattutto la #16 di Leclerc. Che chance avrà dunque Charles di mantenere la prima posizione di partenza quest’oggi pomeriggio a Baku? Quale strategia potrà adottare la Ferrari per riuscire nell’impresa di battere le due Red Bull? Scopriamolo assieme passando prima dai consigli strategici rilasciati dalla Pirelli al termine della Sprint Race.

I consigli strategici della Pirelli

I tecnici della P Lunga valutano la tattica ad una sosta come la migliore per completare i 51 giri del GP d’Azerbaijan nel tempo più veloce possibile: partenza su Medium (C4) e sosta tra la tredicesima e la diciottesima tornata per montare le Hard (C3).

Meno rapida la soluzione che prevede un inizio sulla Soft (C5) ed un finale su Hard. In tal caso il pit stop dovrebbe avvenire tra l’ottavo e il tredicesimo giro. Ai piloti che dovessero optare per questa soluzione sarà richiesta una gestione più accurata della mescola Hard e dovranno tenere in considerazione il possibile incremento delle temperature (la partenza avverrà 2 ore e mezza in anticipo rispetto alla Sprint Race, il semaforo oggi si spegnerà alle 13:00 italiane, le 15:00 locali).

GP Azerbaijan 2023, strategie Pirelli

Le possibili strategie consigliate dalla Pirelli (foto: Twitter, Pirelli)

Sempre secondo i tecnici Pirelli, le strategie a due soste sono da considerarsi più lente, ma potrebbero comunque fare la loro comparsa in caso di Safaty Car. Due le opzioni proposte: la prima vede una partenza su Medie per poi montare un altro set di Medium (C4) tra il decimo e il quindicesimo giro; nel finale, tra il venticinquesimo e il trentaduesimo giro si passa alle Hard per arrivare in fondo. La seconda invece prevede di passare da Medium ad Hard durante la prima sosta (finestra tra ottavo e tredicesimo giro) per poi rimontare la Medium nel tratto finale tra il ventisettesimo e il trentatreesimo giro.

Le considerazioni di Mario Isola

Il commento rilasciato dal direttore motorsport Pirelli al termine della Sprint Race: “Abbiamo vissuto un sabato molto particolare a Baku, dove ha debuttato il nuovo formato del weekend Sprint. Lo Shootout ha offerto sicuramente spettacolo ed emozioni e la mini-gara è stata probabilmente più combattuta di quanto non sarebbe accaduto se la classifica finale avesse determinato la griglia di partenza del Gran Premio, come avveniva fino all’anno scorso. La mescola Medium è stata scelta dalla stragrande maggioranza dei piloti in griglia, equamente distribuiti su set nuovi (8) e usati (9). Questa è una conferma di come la C4 sia in grado di offrire non soltanto una buona prestazione assoluta (come visto durante gli Shootout), ma anche di mantenerla su una distanza ragionevolmente lunga”.

“Come prevedibile”, ha proseguito Isola. “Alcune squadre che ritenevano magari di non avere grandi chance di raccogliere punti hanno sfruttato i 17 giri della gara Sprint per provare mescole diverse e raccogliere così informazioni supplementari in vista del Gran Premio. Dal nostro punto di vista, le prime analisi dei dati indicano come una strategia su una sosta sia l’opzione più adeguata, con il mix Medium-Hard come scelta più plausibile. Diciotto piloti su venti avranno a disposizione due set di Hard, il che consentirà di sfruttare anche eventuali neutralizzazioni in caso di Safety Car, sempre possibili qui a Baku”.

Le strategie del Sasso (cosa attendersi dalla Ferrari)

Quest’oggi mi trovo d’accordo con la Pirelli al 50%. Le considerazioni fatte sulle strategie ad una sosta dovrebbero essere rispettate anche in gara, mentre non sono molto sicuro per quanto riguarda le indicazioni per le due soste. Secondo me le due soste potranno andare per la maggiore in caso di neutralizzazioni e su questo concordo, ma credo che ci saranno anche casi in cui i piloti saranno costretti ad attuarle a causa dell’alto degrado emerso ieri.

GP Azerbaijan 2023, Pirelli

I set rimasti ancora a disposizione dei piloti (foto: Twitter, Pirelli)

La Ferrari ad esempio, difficilmente riuscirà a concludere la gara mediante una sola sosta, ci potrebbe provare, ma la gestione potrebbe essere molto complessa con la scelta che si rivelerebbe poco efficaciente. L’unica chance è che la Medium si comporti meglio del previsto (grazie alle temperature anche un po’ più calde) e che la Hard faccia il suo dovere. Red Bull, Mercedes e Aston Martin potrebbero anche riuscire a concludere senza particolari problemi la gara mediante un solo pit stop. I tecnici di Maranello, secondo me, dovrebbero cerare di inventarsi qualcosa di diverso.

Una partenza sulla Soft (C5) la sconsiglierei… Con gli altri che riescono a gestire la Medium (C4) alla perfezione, effettuare un pit stop anticipato vorrebbe dire ritrovarsi poi nel gruppo di mischia all’uscita dai box, dando così modo alle due Red Bull (ma anche agli altri rivali) davanti di ampliare il gap e di effettuare la sosta con tutta la tranquillità del mondo. L’undercut sarà potente solo in caso di pista libera o comunque se risulterà facile effettuare sorpassi.

Per la Ferrari e per Leclerc sarà molto complicato mantenere la testa della gara. Quanto visto ieri ci ha dato delle chiare indicazioni a riguardo. Forse, pensando anche nell’ottica di andare a podio, cercherei di fare un primo stint di gara più o meno lungo, almeno di una 15° di giri. Partenza dunque su Media per poi montare le Hard nel tratto centrale. Dopodiché, potrebbe rivelarsi molto utile l’aiuto di una Safety Car intorno al terzo di gara così da avere l’opportunità di montare delle gomme più fresche nel finale.


Foto: Ferrari

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