Anche se a Monaco il passo gara non è così importante come sulle altre piste (lo ha dimostrato Ricciardo, Red Bull nel 2018, vincendo la gara con seri problemi alla power unit che lo hanno portato ad avere un ritmo altissimo per la gran parte dei giri della corsa), la nostra consueta analisi potrebbe permetterci di fare delle considerazioni che potranno poi esserci utili per il proseguo del weekend.
Nel corso delle FP2 abbiamo assistito ad un dominio assoluto di Leclerc per quanto riguarda i tempi in simulazione qualifica. Il padrone di casa ha iniziato con un atteggiamento molto aggressivo, andando ad attaccare ogni curva, cordolo o guardrail presente in pista. La sessione si è conclusa con Hamilton e Alonso in seconda e terza posizione, ma è davvero questa la reale fotografia della situazione?
Molto probabilmente no. Anche se la Mercedes ha iniziato con un buon piglio, sappiamo bene che il venerdì è un po’ la sua giornata d’oro, prima del calo di sabato e domenica. La McLaren e la Red Bull potrebbero essersi nascoste ed è per questo che è così importante analizzare i long run effettuati a fine sessione, per cercare di capire quanto.
Se nelle prove di qualifica è Leclerc a svettare, nei long run, anche un po’ a sorpresa, è Sainz a farlo. Autore di una grande progressione nel finale, lo spagnolo fa segnare lo stint migliore sulle Medie C4. Verstappen è il secondo pilota più veloce ed è l’unico ad aver provato sia le Soft C5 che le Hard C3. Gli altri hanno girato prevalentemente su Medie (Lance Stroll ha preferito restare ai box).
L’olandese della Red Bull viene momentaneamente battuto dalle Ferrari. Leclerc anche se non il più veloce in questo caso, resta comunque terzo. Vista la scarsa importanza dei long run, il padrone di casa potrebbe aver scelto un assetto più adatto al giro secco (e non solo lui).
Due aspetti da tenere in considerazione: 1) i passi gara odierni hanno meno valore del solito, anche a causa del traffico presente in pista (ci si rende conto dalla quantità di giallo usato quest’oggi nella tabella). 2) L’altro invece è il graining, fenomeno che ha condizionato gli stint della Mercedes e causato qualche noia anche ad altri piloti. L’aspetto positivo è che la Ferrari non sembra aver sofferto del problema.
Verstappen si deve arrendere alle Ferrari, almeno per ora. Sainz il più veloce nei long run e Leclerc il migliore nella prestazione pura. A prescindere da quanto appena detto però, le maggiori probabilità di vittoria qui a Monaco non sono date da chi risulterà il migliore con tanto carburante a bordo, ma da chi riuscirà a fare la pole domani. Visto il ritmo espresso oggi da Leclerc, quantomeno stasera, i tifosi della Ferrari possono sognare. Guai però a dare per vinto Verstappen (e anche la McLaren che potrebbe essersi nascosta). Imola in tal senso insegna.
Domande frequenti: come si legge la tabella?
1. Il numero tra parentesi accanto alle mescole indica i giri percorsi sul set scelto dal pilota prima di iniziare lo stint.
2. I tempi contornati di viola indicano il miglior riferimento assoluto per tipologia di gomma.
3. I tempi contornati di verde indicano il miglior tempo ottenuto dal pilota in quel determinato stint.
4. I tempi contornati di arancione sono esclusi dal calcolo del ''ritmo medio'' perché considerati eccessivamente alti o poco indicativi.
5. Nella sezione ''ritmo medio'', il tempo contornato di viola indica il conducente più rapido.
Foto: X, Ferrari
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