Ecco perché la nuova direttiva tecnica è contro Ferrari e Mercedes
Alla vigilia del Gran Premio di Las Vegas, la FIA ha emanato una nuova direttiva tecnica, volta a vietare l'utilizzo di placche protettive sul fondo della vettura. Ferrari e Mercedes sono le scuderie più colpite da questo cambiamento: vediamo il perché.

22/11/2024 20:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Nell'avvicinamento al Gran Premio di Las Vegas, nel paddock è scoppiato l'ennesimo scandalo tecnico della stagione 2024.

Dopo la frenata asimmetrica della Red Bull in primavera, l'ala posteriore della McLaren a Baku ed il "T-tray gate" - sempre riguardante la Red Bull - ad Austin, ecco le placche protettive del plank (la lastra di legno situata sotto le monoposto).

La Federazione Internazionale ha infatti deciso di vietare l'utilizzo di queste componenti, in quanto sarebbero state realizzate "contro lo spirito del regolamento sportivo".

A segnalare tale soluzione è stata proprio la Red Bull, in grossa difficoltà con la RB20 ed intenzionata a danneggiare i rivali; ma chi nello specifico? Sicuramente Ferrari e Mercedes, e adesso vi spieghiamo il perché.

Dove nascono le piastre protettive? Ad Austin 2023...

Il Gran Premio degli Stati Uniti 2023 ha visto Charles Leclerc e Lewis Hamilton essere squalificati. Il motivo? L'eccessiva usura del plank sulle loro monoposto.

Dunque, alla luce dei fatti, è logico dedurre che le due scuderie abbiano ideato queste protezioni per evitare di incorrere nuovamente in un episodio di questo tipo.

Ecco perché la nuova direttiva tecnica è contro Ferrari e Mercedes

La loro rimozione può cambiare qualcosa a livello prestazionale? Sulla carta sì, in quanto potrebbe costringere gli ingegneri ad alzare l'altezza da terra delle monoposto, generando così meno carico dal fondo.

Occhio, però, a un'indicazione: non c'è stata nessuna polemica nell'effettuare la modifica richiesta dalla FIA che, secondo Vasseur - team principal della Ferrari - sarebbe già stata attuata dalla Rossa.

Parliamoci chiaro: se le squadre erano convinte che eliminare queste placche poteva compromettere in maniera importante la prestazione delle vetture, avrebbero sicuramente protestato. Ed effettivamente avrebbero potuto anche vincere questa lotta...

Qualcosa non torna. Anzi, troppe cose non tornano

La Federazione Internazionale approva ciascuna soluzione che i team portano in pista, prima di permetterne l'utilizzo.

Ciò significa che Ferrari e Mercedes avrebbero potuto presentare un reclamo, dicendo: "Qualche mese fa ce l'avete approvata e adesso non possiamo più usufruirne?".

Insomma, non mancano perplessità e scetticismo su tutte le decisioni tecniche prese dalla FIA nel corso di quest'anno, più che altro per un'evidente incostanza nelle tempistiche e nelle verifiche.

Una cosa è certa: per il bene della Formula 1, questi "segreti" non possono andare avanti a lungo; e soprattutto non possono essere così tanti. Non ci resta che augurarci un'inversione di tendenza per il futuro...

 

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Foto copertina www.ferrari.com

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