GP Miami - Possibili strategie: un appuntamento al buio per piloti e tecnici al muretto
04/05/2025 01:45:00 Tempo di lettura: 6 minuti

Diciamo sempre che i weekend contraddistinti dalla Sprint Race possono fornirci una valida indicazione per le strategie che potremmo vedere in gara la domenica. Questa volta però, fortunatamente, non è del tutto vero. Le condizioni meteorologiche avute al sabato, con la pioggia arrivata pochi minuti prima dell'inizio della Sprint, non hanno permesso ai team e ai piloti di testare il ritmo con le mescole slick, il che porterà tutti a presentarsi ai blocchi di partenza in uno stato di profonda incertezza. Soprattutto perché dovrebbe piovere di nuovo anche nella giornata di domani. Attesi rovesci proprio nel pomeriggio.

I consigli della Pirelli - Miami International Autodrome - 57 giri

Prima di entrare nei dettagli, andiamo a conoscere quello che è stato il pensiero di Mario Isola, direttore motorsport Pirelli, al termine della giornata del sabato e i consigli che si è sentito di dare alle squadre: "La Sprint è stata ricca di colpi di scena, dovuti principalmente alle condizioni meteorologiche. Le Intermedie hanno accusato un'usura elevata una volta che la traiettoria si è aciugata, in particolare sull’anteriore destra. Il passaggio alle slick si è dimostrato subito molto competitivo, tanto che tutti sono passati alle gomme da asciutto. Anche quelli che avevano accumulato un grande vantaggio".

"Questo aspetto potrebbe avere un ruolo importante in gara nel caso la pioggia tornasse protagonista: se così fosse, infatti, i piloti dovrebbero prestare molta attenzione alla gestione delle Intermedie. Se invece sarà asciutto, i pochi dati raccolti, non possono che confermare le previsioni della vigilia in termini di strategia. Nonostante si sia introdotta una mescola di uno step più morbido rispetto al 2024, la sosta singola è, sulla carta, la più veloce, con Medium e Hard protagoniste assolute. Nove squadre su dieci (unica eccezione la Racing Bulls) si sono tenute due set di C3, non tanto con l’obiettivo di usarli entrambi in gara quanto di averne uno come back-up in caso di neutralizzazioni o interruzioni, eventualità tutt’altro che remota su un tracciato come questo”, ha concluso il manager della Pirelli.

Per piloti e tecnici sarà come andare ad un appuntamento al buio

Piloti e team hanno raccolto pochissimi dati su qualsiasi tipologia di mescole. Se pioverà, le squadre potranno contare su un'esperienza di circa 10 giri sulle Intermedie, mentre se sarà asciutto, solo la Mercedes, avendo completato un'intera simulazione di mini gara durante l'unica sessione di libere, ha dei dati sulla C4 su cui basare la sua strategia. 

Strategie, Ferrari, Miami

Comunque poco male. Da quanto visto durante la Sprint, il fatto che, quando è stato il momento di passare da Intermedie a Slick, i team abbiano deciso di montare le Medie C4 per completare quella manciata di giri che gli restavano (scirca attorno agli otto), ci fornisce una chiara indicazione del fatto che c'è una scarsissima fiducia nel rendimento della mescola Soft. Tuttavia, Hamilton ha mostrato delle buone cose nei pochi giri in cui ha potuto gareggiare liberamente e questo, almeno sencondo chi scrive, fa della C5 una buona mescola per la gara qualora ci sia la necessità come nella Sprint di passare dalle cinturato verdi alle slick.

Probabilmente, se invece non dovesse piovere e la pista restasse sempre completamente asciutta, qualcuno potrebbe anche tentare di portare a termine il GP mediante una sosta Medium/Hard, possibile dal momento che Russell e Antonelli hanno sostenuto un long run di 18 giri con la C4 durante le libere. Qualora il degrado dovesse essere però più marcato si potrebbe virare su M-H-H (quasi tutti i team hanno due set di bianche disponibili), oppure M-H-M o ancora M-H-S

La C5, visto cosa è stato in grado di fare Hamilton, la vediamo una soluzione alquanto interessante. Sicuramente una Safety Car nel finale ne agevolerebbe l'utilizzo. Con condizioni mutevoli e in un contesto in cui il degrado dovesse essere piuttosto marcato, l'undercut potrebbe essere uno strumento alquanto potente. Sorpassare è possibile, soprattutto se le condizioni saranno mutevoli. Per tale motivo, vediamo le soluzioni che prevedono le due soste come le migliori al momento. L'opzione a una sosta resta inoltre molto competitiva, per cui, ci saranno diverse strade percorribili e al contempo tutte tecnicamente sinteressanti. Ovviamente, le decisioni che i tecnici saranno chiamati a prendere dal muretto dipenderanno fortemente dalle condizioni meteo presenti in pista.


Foto copertina: X, Formula1; foto interna: X, Ferrari

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