Norris lo aveva detto e lo ha fatto, Lando è il primo dei britannici a Silverstone. Ci attendevamo delle risposte e purtroppo, per la tifoseria italiana sono arrivate. Nonostante le temperature non si siano attestate così elevate nel corso della gara britannica (minima 29°C, massima 36 °C) il Cavallino Rampante chiude la gara con un misero nono e decimo posto. Lecerc è stato addirittura l'unico, tra i piloti della top tean a terminare il GP su due sote. Meglio di lui anche Albon sulla Williams.
Chi segue le nostre analisi lo sa. Avevamo espresso molti dubbi in merito al ritmo Ferrari già dal venerdì (passo gara PL2) e questa mattina nel consueto appuntamento con le possibili strategie (leggi qui). Oggi è una di quelle giornate in cui non si vorrebbe avere ragione. Però il quadro è questo. La Ferrari soffre i circuiti front limited, ovvero quella tipologia di piste che presenta curvoni veloci e che dunque mette in crisi l'assale anteriore. Approfondiremo il discorso più avanti.
Prima di fare il punto sulla Ferrari, non direttamente almeno, concentriamoci sulle performance generali delle vetture di F1. Dalla gara di Silverstone, oltre alla Red Bull, ancora vincente con Verstappen, emerge una grande McLaren. Norris e Piastri non si fidano e preferiscono montare la Hard nel finale. Piastri pagherà la scleta cedendo il podio a Hamilton che invece, al pari di Max punta sulla Soft e concluderà la gara su questa mescola.
Le strategie del GP di Gran Bretagna (foto: Twitter, Pirelli)
Norris però, nonostante la Safety Car, riesce a mandare in temperatura la C1 e proteggerà la posizione fino all'arrivo. I sorpassi si sono rivelati molto difficili a Silverstone, ma Lando ha fatto comunque un buon lavoro. Secondo posto meritatissimo. Facendo un riepilogo globale, tolta la Ferrari, la McLaren e l'Alfa Romeo, tutti gli altri team hanno puntato sull'utilizzare le mescole più morbide del lotto (Medie C2 e Soft C3).
Contrariamente a tutti i piloti all'interno della top-10, Leclerc deve effettuare persino due soste. E altro che sfortuna con la Safety Car. Sainz era addirittura 7° dopo la sosta, ma poi un errore o un'incertezza dovuta alla mancanza di ritmo su gomma Hard lo costringe a cedere la posizione a tre piloti nel corso del 44° giro: parliamo di Perez, Albon e Leclerc.
Silverstone rivelatore, ma qual è il problema della Ferrari? Le belle prestazioni, dal punto di vista del passo gara mostrate in Canada e in Austria non erano un fuoco di paglia. Il potenziale c'era, ma la motivazione risede nella natura dei tracciati. Montréal e Spielberg sono piste rear-limited e dunque favorevoli alla SF-23.
Il prossimo circuito, quello Ungherese sarà nuovamente favorevole alla Ferrari. Viste le prestazioni della McLaren però non metterei la mano sul fuoco sul fatto che Leclerc e Sainz possano giocarsi le posizioni subito dietro alla Red Bull. Il team di Woking ha fatto un passo avanti considerevole. Tornando a parlare della Ferrari, destano più preoccupazione le prestazioni in vista di Spa, altro circuito front-limited in programma prima della pausa estiva. Vasseur ha promesso aggiornamenti, vedremo se si riuscirà a venire a capo del problema, ma come detto è un qualcosa che a Maranello si trascinano dietro da anni. Difficile risolvere a stagione in corso.
Inutile nascondersi dietro un dito. I problemi dentro al box Rosso ci sono e vanno analizzati. Oggi anche se non si è sofferto di degrado è mancata la prestazione a livello generale. Leclerc si è fermato in anticipo perché non aveva ritmo. La coperta è corta. Lo è da un po' di anni a dire il vero. Si parla sempre dei soliti problemi e non se ne viene mai a capo purtroppo. Vasseur ha detto che il risultato è figlio di una strategia troppo conservativa, ma non crediamo sia un'ipotesi plausibile. Perché? Lo dimostra Norris, arrivato secondo montando esclusivamente Medium e Hard.
Chi ha mostrato un netto passo avanti, appunto, è la McLaren. Da essere quasi il finalino di coda (inizio stagione) alla seconda forza ce ne vuole. Potremmo quasi dire la stessa cosa per la Williams, che da qualche gara a questa parte si sta mostrando in grado di entrare costantemente in zona punti. Lo spettacolo ne giova sicuramente, ma nessun progresso è gratuito ( a buon intenditor poche parole). Delude un po' Aston Martin, giudizio rinviato a Spa.
Dati utili a comprendere il comportamento degli pneumatici (foto: Twitter, Pirelli)
Concludiamo la nostra disamina con il punto che il direttore motorsport Pirelli, Mario Isola ha concesso alle colonne dell'azienda al termine dell'attività: "Innanzitutto, tanti complimenti allo straordinario pubblico di Silverstone: 480.000 presenze sono un record impressionante. Un segno dello straordinario momento di popolarità che sta vivendo la Formula 1. Dal punto di vista delle gomme questo fine settimana ci ha dato delle risposte importanti. L’introduzione della nuova costruzione si è svolta secondo i piani e le prime analisi dei dati sono in linea con le aspettative".
"L’indicazione che tutte e tre le mescole potessero essere utilizzate in gara è stata confermata dal suo svolgimento. Certamente le temperature odierne sensibilmente più fresche rispetto a venerdì hanno consentito un utilizzo più prolungato e intenso della Soft ma, a prescindere da questo aspetto, è un fatto che la possibilità di poter scegliere fra tre mescole abbia permesso alle squadre di poter individuare le combinazioni di gomme più adatte alle rispettive vetture. Infine, il degrado è stato inferiore alle previsioni su tutti e tre i tipi di mescole. Ciò ha anche permesso alle squadre di poter estendere la lunghezza degli stint senza accusare cali significativi in termini di prestazione”, ha concluso Isola.
Foto: Ferrari
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