GP Giappone - Analisi strategie: Hamilton sperimenta, McLaren deturpa i fan di ogni emozione
06/04/2025 15:20:00 Tempo di lettura: 10 minuti

Il terzo GP della stagione è andato in archivio consolidando un po’ l’idea che ci eravamo fatti dall’inizio dell’anno. In queste prime tre gare i gap tra le varie squadre non sono stati mai uguali (ve ne parliamo nel nostro ‘Performance Check’, leggi qui), però ciò che è rimasto costante è il quadro generale delle cose: la McLaren resta la squadra da battere.

A Suzuka, Verstappen ha tirato fuori il coniglio dal cilindro, ma non sarà sempre così. La RB21 non è una vettura costante e comprenderla non è affatto un gioco semplice. Lo dimostra Yuki che all’esordio ha avuto un weekend molto disordinato alternando dei bei momenti nelle libere a degli altri deludenti nel proseguo del fine settimana. Partito 14°, Yuki è riuscito a guadagnare soltanto due posizioni in gara, una superando Lawson al via e l’altra sorpassando Gasly con la strategia.

Il successo di Verstappen è maturato nella qualifica del sabato. Se le vetture papaya fossero scattate davanti avrebbero vinto facilmente conquistando un’altra doppietta. La Ferrari è invece tornata a lottare nelle posizioni a lei più consone assieme alla Mercedes. Leclerc fa il massimo possibile, mentre Hamilton conclude ottavo un GP per lui sperimentale. Il potenziale del Cavallino è questo (almeno per adesso). Il team italiano ha preso qualche punto anche con Lewis, ma realisticamente il più che avrebbero potuto fare i due piloti Ferrari sarebbe stato finire entrambi davanti alle Mercedes. Nient’altro di più. Inoltre se dobbiamo essere onesti, di potenziale la casa di Stoccarda ne aveva di più. In Bahrain dovrebbero arrivare aggiornamenti, ma non aspettiamoci miracoli.

Gp Giappone 2025, Pirelli

Guardando al costruttori, se a Maranello dovessero fare uno step nella giusta direzione, si potrebbe pensare di lottare per il secondo posto nel campionato costruttori. Battere la Mercedes con costanza deve essere l’obiettivo e con la Red Bull che corre con una sola punta, riuscire nell’impresa è più che fattibile. La McLaren è troppo lontana.

Abbiamo fatto tutto questo preambolo perché oggi non è che ci sia molto da dire in quanto a strategie. Però vale la pena comunque analizzare più che le tattiche in sé, alcune fasi della gara.

La Soft non era un granché, neanche nel primo stint con pista umida

Anche se ha piovuto nel corso della notte e della mattinata (la gara è iniziata alle 14:00 a Suzuka), il graining non si è presentato in modo così drammatico. I piloti che ci hanno avuto a che fare sono riusciti a sbarazzarsene rapidamente in pochissime tornate. Questo ha permesso a tutti di utilizzare le mescole migliori per il GP, ovvero la Media C2 e la Hard C1. Stavolta ci abbiamo preso, la Soft non dava un gran vantaggio (leggi qui le possibili strategie pre-Gp). Stroll e Doohan che ci hanno iniziato la gara si sono dovuti fermare troppo in anticipo rispetto agli altri, mentre tra Lawson e Sainz, Carlos è certamente quello che è riuscito a gestire meglio la C3, ma crediamo che sarebbe stato capace di superare Hulkenberg e Doohan anche se avesse montato le Hard nel tratto finale.

Antonelli il migliore sulle Medie

Sainz e Lawson sono i piloti che hanno percorso più giri con la Media C2, ma è Antonelli quello che ha impressionato maggiormente per l’utilizzo e la gestione di questa gomma. Kimi è riuscito a far durare le mescole gialle 31 giri, ha ritardato la sosta rispetto ai diretti avversari di 10 tornate, tenendo così sotto controllo Hamilton a distanza. L’idea di Lewis era buona, ma Andrea ha avuto sangue freddo e ha gestito bene la situazione.

Nella parte finale, in questo modo, quando si è trovato a dover resistere agli attacchi di Lewis che aveva una mescola di vantaggio, anche se all’inizio ha un po’ fatto fatica nel portare in temperatura la gomma, ha potuto contare su una Hard molto fresca e prestante che a quel punto doveva durare poco più di 20 giri. Hamilton smetterà ben presto di essere una minaccia e Kimi invece potrà estrarre tutto il potenziale dalla C1. Il rookie italiano chiude alle spalle del compagno Russell a soltanto 1’’3 e ottenendo il nuovo record del tracciato in 1’30’’965.

Per contro George ha patito invece il fatto di essere vincolato troppo al passo della Ferrari di Leclerc, dalla quale ha chiuso a 1’’2. Charles ha fatto il massimo e dobbiamo dire che al venerdì, battere la Mercedes, non era affatto scontato. Come per Max, anche per Charles vale tanto la posizione conquistata in qualifica sabato.

Hamilton in versione sperimentale

A Suzuka abbiamo visto Hamilton in versione sperimentale. Assetto diverso rispetto a Leclerc, più improntato sulla gara che sulla qualifica e su una strategia diversa rispetto agli altri. Lewis scatta con Hard con l’idea di poter spingere maggiormente all’inizio qualora il graining fosse arrivato per gli altri sulle Medie e poi invece spingere maggiormente sulle mescole gialle C2 con pista più gommata nel finale. Nel primo stint Lewis spinge forte quanto gli altri davanti, ma non ha un vantaggio consistente, con Antonelli che apre anche un leggero gap prima della sosta. Poi invece nella seconda parte di gara le Hard si rivelano ancor più performanti e dunque la scommessa fatta dalla Ferrari non paga. Era giusto provare.

Prova di carattere in McLaren, ci vuole coraggio a deludere gli appassionati

Guardando invece a quanto avvenuto in testa alla gara, a fine GP ci si è interrogati a lungo sul fatto che la McLaren sarebbe potuta uscire con più punti da questo weekend. La risposta è sì. Avrebbe potuto certamente fare delle cose in modo diverso. Sia Norris, ma soprattutto Piastri hanno dimostrato più volte nel corso della gara di averne di più rispetto a Verstappen. Al 20° giro viene fatto fermare Piastri per tentare l’undercut su Max e al giro successivo l’olandese rientra ai box per coprirsi. In McLaren si era pensato inizialmente di differenziare le strategie, a Lando era stato anche detto di fare il contrario rispetto a quello che avrebbe deciso di fare Verstappen, ma poi Norris rientra assieme a quattro volte campione del mondo, mettendosi a parità di condizioni.

GP Giappone 2025, McLaren

La McLaren (e dicendo la squadra includiamo anche i piloti perché potrebbe essere stata anche una decisione di Lando) ha scelto di restare con i suoi due alfieri sulla medesima strategia. Non ha rischiato nulla e ha evitato eventuali problemi di gestione dei due garage nel post-gara.

La casa papaya era l’unica che poteva rendere il GP del Giappone un evento emozionante e avvincente arricchendolo con un’accesa lotta contro la Red Bull numero 1. Alla fine però ha deciso di dare una grande prova di carattere non lasciandosi prendere da facili entusiasmi. Il team è cosciente del proprio potenziale. Era inutile oggi prendersi dei rischi per conquistare dei punti in più. Le soddisfazioni arriveranno, è solo questione di tempo. Ai fan ovviamente questo atteggiamento non piace, vorrebbero vedere più piloti dare il tutto per tutto come Verstappen, ma buttarsi in un corpo a corpo con l’olandese è sempre rischioso.

Come dimostra l’episodio di cui Max e Norris sono stati autori oggi in fondo alla pit lane dopo il pit stop. Il quattro volte campione del mondo non alza mai il piede (tra l’altro in quella circostanza non aveva neanche motivo di farlo), sono sempre gli altri a dover rallentare o a cambiare direzione se vogliono vedere la bandiera a scacchi a fine gara. Verstappen ha dimostrato di essere il campione che è e la McLaren ha fatto una gara intelligente. Ci vuole coraggio anche nel deludere le aspettative degli appassionati togliendo loro lo spettacolo.

Recap strategie

GP Giappone 2025, Pirelli

A Suzuka abbiamo visto 5 tipologie di tattiche diverse. Quella che è andata per la maggiore è la Medium-Hard adottata dal vincitore della gara Verstappen e da Norris, Piastri, Leclerc, Russell, Antonelli, Hadjar, Albon, Bearman, Alonso, Tsunoda, Gasly e Hulkenberg. Poi c’è stata l’altrettanto valida Hard-Medium adottata da Hamilton, Ocon e Bortoleto; la Medium-Soft scelta da Sainz e Lawson; la Soft-Hard fatta da Doohan e la Soft-Hard-Medium di Stroll giunto ultimo. Tra l’altro Lance è l’unico dei 20 ad essere stato doppiato. Nessun ritiro.


Foto copertina e interne: McLaren; Foto Pirelli: X, Pirelli

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