La Formula 1 ha raggiunto il limite
Il circuito di Spa-Francorchamps ha messo in luce tutti gli aspetti positivi e negativi delle attuali monoposto di F1. Dopo aver avuto modo di constatare il livello delle vetture in ben due qualifiche, nella Sprint e nel GP di ieri, non ci si può più nascondere.

28/07/2025 19:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Il circuito di Spa-Francorchamps ha messo in luce tutti gli aspetti positivi e negativi delle attuali monoposto di F1. Dopo aver avuto modo di constatare il livello delle vetture in ben due qualifiche, nella Sprint e nel GP di ieri, non ci si può più nascondere.

La pista belga è molto tecnica e richiede da sempre un gran bel coraggio per affrontare al massimo delle possibilità molte delle curve che la compongono. Vedere le auto percorrere in pieno l’Eau-Rouge e le Raidillon è sempre un’emozione che accarezza il cuore degli appassionati, ma quest’anno dobbiamo dire che assistere a quello che sono riusciti a fare Norris e Piastri a Pouhon (tenendo aperta la farfalla un filino sotto al 100%, secondo alcune fonti Oscar l’avrebbe percorsa al 98% della sua apertura massima) è stato qualcosa di incredibile.

Ormai le emozioni maggiori si vivono in qualifica, il Belgio ne è la prova

Tuttavia, se la qualifica fa emergere ogni volta la spettacolarità di questi regolamenti, poi la gara riporta sempre tutti con i piedi per terra. Le due gare, con la prima svolta completamente sull’asciutto al sabato e la seconda, in condizioni miste alla domenica, hanno regalato ai fan pochissime emozioni.

GP Belgio 2025, Ferrari e Red Bull

I sorpassi ormai avvengono solo in determinate circostanze, quasi sempre in occasione di una difficoltà di alcuni piloti nel gestire adeguatamente le gomme o con delle situazioni meteorologiche particolarmente avverse.

Che si abbiano pochi sorpassi su circuiti come Monaco, Singapore, in Ungheria, è qualcosa che si può anche accettare, ma non averne, o comunque averne molto pochi, su una pista come quella di Spa-Francorchamps non è giustificabile. Le scuse sono tante, e sono tutte tecniche. La prima è che usando delle ali molto scariche, l’effetto DRS si riduce tantissimo e l’altro è che trattandosi di auto larghe 2 metri, trovare uno spazio da ospitare due monoposto che si sfidano l’una affianco all’altra riduce drasticamente i punti in cui i piloti possono provare a portare un attacco.

La Formula 1 ha raggiunto il limite, ma l'attesa sta per finire

La Formula 1 ha raggiunto il limite del regolamento tecnico e per nostra fortuna, ne avremo un altro a partire dalla prossima stagione. Un altro po’ di pazienza e dal 2026 avremo delle auto un po’ più leggere: il passo scende da un massimo di 3.600 mm a 3.400 mm; la larghezza sarà ridotta da 2.000 mm a 1.900 mm; il peso minimo sarà di 768 kg, contro i 798 kg attuali. In più ci sarà l’aerodinamica attiva e la modalità Override che permetterà di usufruire di una potenza massima pari a 350 kW fino ai 337 km/h mentre invece con la mappatura standard, i piloti potranno usare i 350 kW di potenza massima solo fino ai 290 km/h.

Il cambiamento è dietro l’angolo e noi, attenderemo ansiosi il suo arrivo.


Foto: Red Bull Racing

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