La stagione di Formula 1 è finalmente giunta all'appuntamento tanto atteso, quello da molti definito come possibilmente "rivoluzionario": il Gran Premio di Spagna.
A Barcellona è ufficialmente entrata in vigore la nuova TD18, ovvero la direttiva tecnica che riduce la flessibilità delle ali anteriori.
Analizziamo insieme le prime indicazioni che si evincono dai dati della telemetria, con lo scopo di capire se i valori in pista sono effettivamente cambiati o meno.
Premessa: una sola sessione di prove libere non è abbastanza per determinare con estrema certezza e precisione la competitività di ciascuna monoposto.
Una volta messo in chiaro questo concetto, ecco che si può rivolgere l'attenzione al grafico sottostante, in cui sono indicate le tendenze di ogni top team in simulazione di passo gara.

Selezionando i migliori piloti per tempi realizzati, si nota quanto segue: la Mercedes di Russell ha completato 15 giri con una media di 1:21.1, evidenziando un importante degrado gomma nonostante la mescola media.
La McLaren di Norris, invece, è passata sul traguardo in 6 occasioni con un ritmo medio di 1:20.5, mostrandosi alquanto incostante e per nulla dominante in condizioni di temperature molto calde, a differenza di quanto visto in Arabia Saudita ed a Miami.
La Ferrari di Leclerc ha transitato 10 volte, girando mediamente sul 1:19.9 e dando così un segnale davvero incoraggiante per la Rossa.
Infine, la Red Bull di Verstappen ha concluso solamente 4 giri, quindi il campione più ridotto di tutti, ma con una media impressionante del 1:19.6.
Insomma, nonostante sia davvero troppo presto per valutare quanto la nuova direttiva tecnica abbia influito, una cosa è certa: a Barcellona abbiamo visto delle simulazioni passo gara completamente inedite rispetto ai primi otto weekend di quest'anno, con McLaren a ricoprire addirittura il ruolo di terza forza della griglia.
La domanda sorge spontanea: si tratta solo di una coincidenza oppure questi trend sono rappresentativi dei nuovi valori in pista a seguito della TD18? Non ci resta che attendere ulteriori segnali per scoprirlo, a cominciare dalle PL2 di oggi pomeriggio.
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Foto interna www.f1-tempo.com
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