GP Gran Bretagna - Performance Check:
06/07/2025 10:45:00 Tempo di lettura: 18 minuti

La rubrica ‘Performance Check’ nasce dalla necessità di avere una migliore comprensione dell’evoluzione del potenziale delle vetture di Formula 1 (affermato in qualifica) al susseguirsi delle gare del campionato 2025. A Silverstone torniamo su un circuito da medio/alto carico aerodinamico, per cui procederemo con il conseto recap per poi valutare l'andamento delle gerarchie su questo tipo di circuiti solamente nel finale.

Medio/Basso carico aerodinamico (Canada)

Pista da medio/basso carico e con caratteristiche prettamente stop and go, il circuito Gilles Villeneuve è uno di quelli che va astressare particolarmente gli organi che costituiscono la power unit. Per questa ragione, alcuni team hanno deciso di aiutare i loro piloti introducendo un'unità fresca per cercare di guadagnare qualche posizione in griglia e successivamente avere anche delle performance migliori in gara.

Della sostituzione dell'unità di potenza usufruiscono Russell (Mercedes), Antonelli (Mercedes), Alonso (Aston Martin), Lawson (Racing Bulls), Leclerc (Ferrari) e Hamilton (Ferrari). George e Kimi sono bravissimi a massimizzare il potenziale della nuova PU (i piloti hanno usufruito anche di un aggiornamento riguardante il fondo). Il britannico conquista la pole position staccando la Red Bull di Verstappen di quasi 2 decimi e mettendo tra sé e la Ferrari oltre sei decimi di secondo (queste due squadre senza alcun upgrade). Ottimo quarto tempo di Kimi alle spalle di Piastri. Ovviamente bisogna dire che la Mercedes e la Red Bull, a differenza della MCL39, hanno una vettura che si adatta meglio a questo tipo di piste, il che contribuisce fortemente a questo netto cambio di fronte con la W16 davanti a tutti, Red Bull e McLaren a seguire, ma comunque a circa 2 decimi di distanza.

Il team di Woking ha portato degli aggiornamenti, ma poi per la gara ha deciso di usufruire dell'ala posteriore da medio carico, montata su entrambe le vetture, e della nuova sospensione anteriore (diversa nelle geometrie) preferita da Oscar. L'ala anteriore rivista è stata al momento accantonata da entrambi.

GP Canada, performance check

La Ferrari resta ad oltre sei decimi dal leader nonostante il cambio di motore. Leclerc, forse sarebbe anche riuscito a stare un po' più avanti se non avesse trovato traffico in Q3 e non avesse commesso quell'errore proprio nel giro che contava di più, però, onestamente, si sarebbe al massimo parlato di un gap un po' più contenuto, non di possibilità di ambire alla prima fila. Forse al massimo si poteva puntare alla quarta posizione detenuta da Antonelli, non di più. La SF-25 resta una vettura molto difficile da guidare e almeno in qualifica quest'anno, sta avendo problemi un po' su tutte le tipologie di tracciato. 

Alle sue spalle bene Alonso che con il cambio di Power Unit riesce a stare prepotentemente davanti alla Racing Bulls e alla Williams. Seguono poi un'ottima Alpine, con Colapinto che nonostante sia ad oltre 1'' dalla pole conquista ieri l'12° posizione di partenza (diventerà decima a causa delle penalità di Hadjar e Tsunoda), poi la Sauber e infine la Haas.

Altissimo carico aerodinamico (Monaco)

Monte Carlo è un tracciato a sé stante (e la Formula 1 ci vola per affrontare il Round 08 del mondiale 2025). Non ce ne sono altri come lui in calendario. Le squadre portano dei pacchetti pensati esclusivamente per affrontare le stradine del Principato, con qualcuno che rispolvera anche le soluzioni 2024 per avere un margine migliore in termini di budget cap. La Ferrari torna protagonista, con lo stupore di tutti. La spiegazione potrebbe risiedere nelle modalità con cui i meccanici vanno a interagire sul set-up della monoposto. La squadra del Cavallino fa fatica a far lavorare la SF-25 alla corretta altezza da terra e generalemte tende a correre più alta rispetto alle avversarie. Monaco porta tutti ad alzare l'altezza e dal momento che la Rossa è già costretta a correre più alta, il gap dalle avversarie, di conseguenza si riduce (ovviamente è un'ipotesi, tra le tante).

GP Monaco, performance check

La Ferrari è l'unica a riuscire a sfidare la McLaren, le altre tutte troppo indietro. Tra queste c'è anche la Red Bull in sofferenza, che con Verstappen si ferma a oltre 7 decimi dal leader. Bella giornata per Williams, Aston Martin, Haas e Racing Bulls che ci regalato una grande lotta nel gruppo di mischia (davvero tutte molto ravvicinate). Male la Mercedes condizionata dall'errore di Antonelli e dal problema tecnico avuto da Russell. Sauber e Alpine fuori dai giochi. Meglio le C6 rispetto a Imola. La Q3 si conclude con tutti i migliori riferimenti pttenuti su mescola rossa.

Medio carico aerodinamico (Cina-Imola-Austria)

In Cina (R02) abbiamo avuto McLaren, Mercedes, Red Bull e Ferrari nello spazio di 286 millesimi, gruppo molto compatto. La Racing Bulls abbastanza solitaria a 152 millesimi dalla Ferrari, poi il resto del mondo altrettanto compatto, a parte l’Alpine più in fondo.

GP Bahrain 2025, Performance Check

La qualifica del GP dell'Emilia-Romagna (R07) è stata senz'altro condizionata dal comportamento delle gomme Soft C6, la nuova mescola portata in pista dalla Pirelli per cercare di aumentare lo spettacolo in pista. Ad essere stato incrementato il tasso d'imprevedibilità.

La Williams, se la qualifica fosse terminata in Q2, sarebbe ancora saldamente quarta forza indiscussa. In Q3 Sainz e Albon non sono riusciti a replicare i tempi fatti nella sessione precedente e questo ha avvantagiato Alonso che invece ha replicato il crono fatto circa 15 minuti prima. Utilizzo di C5 e C6 a parte, i valori in campo sono simili a quelli visti nei precedenti eventi disputati.

L'Aston Martin recupera sostanzialmente grazie al folto pacchetto d'aggiornamenti introdotto ad Imola, affoga invece la Ferrari arretrando nella mischia. Il GP italiano conferma che a Maranello ci sono molti più problemi da risolvere di quelli di cui parlano Vasseur e piloti (leggi qui), ma per capire se la Scuderia ha fatto dei passi avanti nella comprensione della SF-25 dovremo attendere il GP di Spagna, pista più convenzionale rispetto al GP di Monaco.

GP Imola 2025, performance check

La tappa austriaca si contraddistingue per le tante novità portate in pista dai top team. La McLaren rivede (la tabella parla di revisione) le sospensioni anteriori portate in Canada (miglioramenti riguardanti il flusso) e modifica le posteriori concentrandosi però in tal caso solo sugli aspetti meccanici. La Ferrari porta un fondo rivisto in molti aspetti, mentre la Red Bull introduce un fondo diverso solamente nella parte che precede le ruote posteriori. La Mercedes invece introduce delle nuove brake duct anteriori e porta un nuovo cofano. Migliorie archiviate come adattamenti alla pista per la casa di Stoccarda.

Se però fino alle FP3 con la pista che ha raggiunto al massimo una temperatura vicina ai 40°C (poco sopra o poco sotto) avevamo avuto una classifica molto ravvicinata (Verstappen era stato spesso a tre decimi dal leader), in qualifica le maglie si allargano tantissimo. La Ferrari di Leclerc è la prima degli altri a mezzo secondo di distanza. Se si esclude la McLaren di Norris è una griglia bellissima, peccato che Lando abbia fatto il vuoto tra lui e il pilota che partirà secondo poi in gara.

GP Austria, performance check

Le temperature dell'asfalto prossime ai 50°C potrebbero aver giocato un ruolo chiave in tutto questo. La McLaren ha saputo adattarsi bene al cambiamento, mentre le altre, specie la Red Bull e la Mercedes hanno fatto più fatica. A discolpa di Piastri e Verstappen dobbiamo dire che sono stati bloccati da una bandiera gialla nel finale, tuttavia, a parte acquisire qualche posizione, crediamo che il gap di Norris dal secondo avrebbe subito ben poche variazioni.

Medio/alto carico aerodinamico (Australia, Giappone, Bahrain, Arabia Saudita, Miami, Spagna, Gran Bretagna)

A Melbourne (R01) avevamo registrato la seguente situazione. Norris e la McLaren avevano dimostrato di poter creare un gap di 4 decimi tra loro e la prima rivale, in quel caso la Red Bull di Verstappen. Alle spalle di Max invece la situazione era molto compatta con Red Bull, Racing Bulls, Williams e Ferrari racchiuse in 274 millesimi. Alpine, Aston Martin, Sauber e Haas hanno in quel caso fatto un po’ storia a sé (vedere grafico a seguire).

GP Bahrain 2025, performance Check

In Giappone (R03) invece la situazione si è evoluta. A Suzuka abbiamo visto una Red Bull molto vicina alla McLaren, una Ferrari capace di sfidare la Mercedes, con Racing Bulls, Williams, Aston Martin, Haas e Alpine quantomeno appaiate e poi una Sauber solitaria in fondo.

GP Bahrain 2025, performance Check

In Bahrain (R04) le squadre hanno cercato di trovare il giusto compromesso tra il generare tanto carico per affrontare le curve veloci senza strapazzare troppo le gomme ed essere veloci in rettilineo. Sakhir, ricordiamo, ha fatto un po' di storia a sé a causa del tanto degrado che ha sopreso tutti.  La McLaren è stata molto forte in ogni condizione. Mercedes a 168 millesimi, con la Ferrari a 166 dalla vettura di Russell. Alpine molto vicina alla SF-25 (+41 millesimi), mentre Verstappen ancora più distante ad oltre 2 decimi. Il che ha portato alla condizione di avere le squadre della top-10 racchiuse in meno di 6 decimi. La Red Bull affonda, mentre la Ferrari risale. 

A Sakhir credevamo che i progressi fatti dalla Ferrari potessero derivare anche dal nuovo fondo, oltre che dal caldo inaspettato che ha interessato il weekend. Forse invece, prendendo atto dei valori emersi a Jeddah, con la gestione delle gomme tornata sugli 'standard' stagionali, dobbiamo dire che tanto della prestazione vista in Bahrain sembrerebbe essere derivata proprio dal fatto di aver saputo sfruttare le condizioni avverse e critiche del circuito.GP Bahrain 2025, Performance Check

A Jeddah (R05) la Ferrari torna rapidamente ad essere la quarta forza. La Red Bull invece fa un deciso balzo in avanti, facendo pensare di aver vissuto in Bahrain soltanto una brutta parentesi di quest'inizio di stagione. In Arabia Saudita abbiamo avuto Red Bull e McLaren in 10 millesimi, Mercedes molto competitiva e solida con entrambe le vettura a 113 millesimi dalla vetta con Russell, mentre la Ferrari è risultata essere quarta forza con distacco a 376 millesimi. Dopo di che troviamo una situazione molto interessante per quanto riguarda le zone basse della top-10, con Racing Bulls, Williams e Alpine racchiuse in 167 millesimi, anche se complessivamente ad oltre 7 decimi dal vertice. Chiudono nell'ordine Aston Martin, Haas e Sauber ad oltre un secondo.

GP Arabia Saudita, performance check

A Miami (R06) tutti i motorizzati Mercedes, McLaren compresa, cambiano gli elementi della power unit mettendosi nelle stesse condizioni di Red Bull e Ferrari che lo avevano già fatto nel precedente evento di Jeddah. In Florida, le squadre adottano pressoché la stessa configurazione aerodinamica dell'ultima tappa e in effetti non è che la situazione cambi molto rispetto all'Arabia Saudita, almeno per il gruppo di testa. Red Bull, McLaren e Mercedes sono racchiuse in appena 67 millesimi, stavolta con un Kimi Antonelli in grande spolvero.

La nota stonata è rappresentata dalla Ferrari, la quale soffre molto l'attuale difficoltà dei tecnici di Maranello nel comprendere e saper sfruttare il pacchetto a propria disposizione. Hamilton e Leclerc a Miami guidano sulle uova, come se venisse loro a mancare quella dose di carico aerodinamico che gli permetterebbe invece di avere più fiducia nell'affrontare le curve e questo è assolutamente il deficit più grande che emerge dalle qualifiche.

Hamilton viene eliminato in Q2, mentre Leclerc soffre tantissimo nei curvoni veloci del T1, dove perde 4 decimi dal poleman Verstappen. Negli altri due intertempi, con curve lente e lunghi rettilinei, la situazione migliora gradualmente con Charles che risulta addirittura il pilota di riferimento nel T3, ma il gap perso nei settori recedenti è troppo grande (4 decimi nel primo e 2 nel secondo, se si guarda Verstappen). Manca carico, o meglio non si riesce a comprendere come generarlo nel modo corretto. Il risultato è una Ferrari in caduta libera a 550 millesimi dalla vetta.

La Williams, forte anche del cambio motore, diventa momentaneamente quarta forza, registrando anche dei buoni progressi che la portano a 365 millesimi dal vertice. Segnaliamo invece un netto miglioramento della Sauber, grazie al gran sabato di Bortoleto, mentre precipita in fondo l'Aston Martin.

Miami GP, Performance check

In Spagna (R09) c'erano tante attese attorno alla TD018. C'era chi sperava potesse togliere un po' di quel dominio ostentato dalla McLaren sin da inizio stagione, ma la verità è che in realtà, questa direttiva pensata dalla FIA, è andata sostanzialmente in favore del team leader del mondiale. 

Se negli ultimi weekend a medio/alto carico avevamo avuto McLaren, Mercedes e Red Bull molto vicine al vertice, qui a Barcellona le maglie si allargano. La MCL39 è rimasta nettamente davanti a tutti, con la squadra di Milton Keynes e di Stoccarda che viaggiano di pari passo, ma ben staccate. La Ferrari recupera qualche decimo, ma anche lei resta ben distante dalle squadre davanti.

GP Spagna 2025, performance check

Silverstone spartiacque della griglia, top team di un altro livello

Siamo abituati a dare dei giudizi molto critici nei confronti della Ferrari. Se i risultati non sono in linea con le attese allora il weekend è totalmente da buttare. In realtà se guardiamo nel complesso tutta la situazione, la squadra di Maranello ha fatto dei progressi consistenti rispetto a Barcellona, la precedente pista a richiedere un carico aerodinamico così elevato. Poi certo non è solamente il carico che conta, tant'è che la McLaren, riesce ad affrontare i curvoni veloci di Silverstone adottando delle ali più scariche.

Forse la più vicina al circuito britannico, per tipologia di pista, tra quelle già mandate in archivio è Suzuka. In Giappone avevamo visto una McLaren e una Red Bull fare un altro sport ripetto Ferrari e Mercedes, mentre ora, circa 3 mesi dopo abbiamo una situazione molto più compatta con quattro squadre racchiuse in poco più di 2 decimi. La griglia è sostanzialmente divisa a metà tra top team e non. Possiamo definire il GP di Gran Bretagna una sorta di spartiacque in tal senso. 

Le novità portate dai team in queste ultime tappe europee sono stati una sorta di boost per le squadre di vertice e anche se Ferrari e Mercedes si sono prese un weekend di pausa, sembra stiano usufruendo bene del nuovo fondo e delle piccole migliorie aerodinamiche introdotte sulla vettura. McLaren e Red Bull restano il riferimento nei circuiti con curve ad alta percorrenza (specialmente la RB21), ma il gap si sta assottigliando.

GP Gran Bretagna 2025, performance check

Tra due settimane il paddock si sposterà in Belgio (25 - 27 luglio), sul circuito che è l'università della Formula 1. Siamo certi che emergeranno altri nuovi valori al termine delle qualifiche del sabato. 


GP Gran Bretagna - Analisi passo gara PL2: Verstappen batte Leclerc, McLaren e Mercedes più lente del 2024


Foto: X, Ferrari

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