I piloti di Formula 1 si sono ritrovati a Zandvoort in occasione del 15° evento della stagione 2025 a circa 4 settimane dall’ultimo appuntamento (pre-sosta) avvenuto a Budapest. Date le caratteristiche da medio-alto carico aerodinamico del tracciato, ci si attendeva di assistere oggi ad uno scenario simile a quello visto in Ungheria. Tuttavia, già oggi abbiamo registrato i primi colpi di scena, dovuti per lo più al meteo.
Temperature basse, dovute al cielo coperto e pioggia debole intermittente sono stati causa di tante imprecisioni durante le due sessioni di libere. Nel corso delle PL1 abbiamo assistito agli errori di Antonelli (che si è ritrovato intrappolato nella ghiaia), Hamilton e Verstappen. Mentre nelle PL2 abbiamo avuto due bandiere rosse dovute agli incidenti prima di Stroll in curva-3, poi di Albon in curva-1. Vi anticipiamo perciò, che non è stato possibile raccogliere dei dati inerenti al passo gara di Kimi perché concentrato più sul recuperare il tempo perso durante le prime libere.
Per avere una comprensione migliore dei ritmi dei piloti con tanto carico di carburante a bordo, vi ricordiamo che: la pista tende ad avere una grande evoluzione di sessione in sessione, cosa che si è potuta constatare comunque nella giornata di oggi nonostante le condizioni meteo un po’ ballerine; la Pirelli ha effettuato una nomination più aggressiva rispetto allo scorso anno, portando delle mescole di uno step più morbide, C2 Hard, C3 Medium e C4 Soft (una decisione non presa alla leggera data la presenza di alcune curve con banking e dunque lo stress a cui saranno sottoposti gli pneumatici). Saper gestire le coperture con delle temperature asfalto al di sotto dei 30°C ha fatto sicuramente la differenza oggi.
Detto questo abbiamo avuto le due McLaren che hanno utilizzato mescole Medie C3, Leclerc su Soft C4, Hamilton su Hard C2, Alonso e Tsunoda ancora su Medie e Russell su Hard. Verstappen ha effettuato il primo stint su Soft e il secondo su Hard. Per uniformità abbiamo deciso di considerare solamente il primo stint del pilota olandese.
Dando uno sguardo ai tempi, appare piuttosto chiaro che è Norris il pilota da battere. Russell ha ampiamente dimostrato che la Hard è la gomma migliore per la gara e ciononostante, Lando è stato comunque il più veloce. Se escludessimo l’ultimo giro del #4 della McLaren il suo ritmo medio sarebbe stato ancora più veloce.
Due le cose interessanti: la prima è che Norris sembra essere molto più in forma di Piastri questo weekend. Lando ha vinto a Zandvoort già lo scorso anno e ha tutta l’intenzione di replicare. L’altro aspetto è che ci sono 5 team, inclusa la McLaren racchiuse in un gap di 4 decimi al giro: abbiamo i leader del mondiale, la Ferrari, la Red Bull, la Mercedes e perfino l’Aston Martin con Alonso.
In Olanda i sorpassi sono considerati piuttosto difficili, quindi la differenza, con dei ritmi così ravvicinati, la farà partire con il piede giusto domani, avere dunque una buona qualifica e saper prendere domenica le decisioni giuste in termini di strategia.
Occhio però al meteo. Domani e domenica mattina è prevista pioggia e sarà utile tenere a mente che il tracciato subirà comunque una netta evoluzione durante il weekend a prescindere dalle perturbazioni che sopraggiungeranno. Oggi è stata una giornata fresca. Sia nell’ipotesi che in gara dovesse piovere, sia se dovesse esserci il sole ad innalzare le temperature, potremmo ritrovarci ad assistere a dei rapporti di forza molto diversi rispetto a quelli odierni.
La McLaren è sicuramente la favorita, ma alle sue spalle può accadere di tutto.
Foto copertina: Fabio Vegetti
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